REDAZIONE MONZA BRIANZA

Ritorno al futuro per il quartiere San Gian. La Soprintendenza dice sì, il cantiere riparte

Ritorno al futuro per il quartiere San Gian. La Soprintendenza dice sì, il cantiere riparte

Conto alla rovescia nel rione di Robbiano per la riqualificazione del comparto storico di San Gian: dopo gli incontri con la Soprintendenza l’Amministrazione comunale ha avuto il via libera per la ripresa del cantiere. Se tutto va bene, entro la fine dell’anno un nuovo spazio sarà restituito alla collettività. "È stato necessario effettuare ulteriori indagini per verificare che nell’area non fossero presenti elementi di rilievo storico o architettonico - afferma il sindaco Marco Citterio -. Questo ha creato un ritardo a cui si è aggiuntala ridefinizione dei costi delle materie prime a seguito del forte incremento dei prezzi. Abbiamo dialogato con l’impresa per contenere la spesa. Comprendo il disagio dei residenti, ma ora il cantiere entra nella sua fase conclusiva".

L’intervento è atteso da tempo. La Giunta aveva approvato il progetto esecutivo nel luglio 2021, prevedendo una spesa di 300mila euro. Poi il lungo iter burocratico e, nella primavera 2022, l’apertura del cantiere specificando che l’intervento avrebbe richiesto non meno di 12 mesi. Un’opera di riqualificazione decisamente straordinaria, visto che comporta il totale rifacimento della zona antistante la chiesa di San Giovanni in Baraggia. Non solo dal punto di vista della pavimentazione, ma anche dal punto di vista urbanistico. La scelta dell’amministrazione comunale è stata quella di allontanare la strada dall’edificio storico: rivisto l’innesto tra via Toscanini e Donizetti, di fatto eliminato, per permettere la pedonalizzazione della piazza. Arriverà ora la pavimentazione con l’inserimento di impianti luminosi di ultima generazione. "L’intervento ha l’obiettivo di dare una identità chiara a San Gian - spiega Giacomo Crippa, assessore ai Lavori pubblici - creando uno spazio di incontro con la separazione del luogo di transito da quello dedicato alla relazione sociale".

In generale si tratta di una riqualificazione che mira a valorizzare un complesso di notevole valenza storica non solo per Giussano, ma anche per la Brianza. La chiesa di San Giovanni in Baraggia risulta già indicata nel catasto teresiano del 1721, con il suo convento che, negli anni, è stato trasformato in cascina, una delle più antiche del territorio. La chiesa è rimasta intatta e continua a essere a tutt’oggi un punto di riferimento. Alla fine dei lavori sarà sempre più, grazie al nuovo sagrato, anche un luogo di aggregazione per tutti gli abitanti della frazione di Robbiano.

Gualfrido Galimberti