FABIO LUONGO
Cronaca

Lorenzo Rovagnati e l’addio della vedova al papà modello: “I nostri bambini sentiranno sempre parlare di te”

Il dolore e il coraggio della giovane Federica Sironi che ha appena dato alla luce Sofia, terza figlia dell’imprenditore. La madre Claudia è salita sull’altare per leggere la prima lettera ai Corinzi

Il funerale di Lorenzo Rovagnati

Il funerale di Lorenzo Rovagnati

BIASSONO – Biassono s’è fermata tutta per l’ultimo saluto a Lorenzo Rovagnati. Saracinesche abbassate, negozi chiusi e attività ferme, come chiesto dal Comune Un silenzio irreale e un cielo colore del piombo, da cui ha iniziato a scendere pian piano una pioggia sempre più forte, hanno accolto l’arrivo del feretro dell’imprenditore biassonese morto ad appena 42 anni in un incidente in elicottero a Noceto, in provincia di Parma.

Una chiesa di San Martino gremita da oltre 600 persone ha abbracciato i familiari, raccolti nel loro dolore, così come la piazza antistante. La parrocchia non è bastata per contenere le oltre mille persone giunte per la cerimonia funebre.

Il fratello Ferruccio, la madre Claudia Limonta Rovagnati, la moglie Federica Sironi si sono stretti attorno al feretro, coperto di rose rosse. Proprio la madre Claudia è salita sull’altare per leggere dalla prima lettera ai Corinzi di San Paolo: “Queste tre cose durano: la fede, la speranza e l’amore, ma di tutte più grande è l’amore”. Commossa la segretaria Margherita, che ha letto il salmo responsoriale, mentre uno dei sacerdoti durante l’omelia ha spiegato che “Lorenzo è davvero con il Signore. Finché siamo su questa terra dobbiamo vivere la fede, la speranza e l’amore. Ora Lorenzo dov’è? Ha finito il suo cammino di fede e di speranza e sta vivendo la pienezza della comunione dell’amore di Dio”.

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Ferruccio Rovagnati con la vedova Federica Sironi

Più di uno fra i presenti non è riuscito a trattenere le lacrime quando Federica Sironi, la moglie di Lorenzo Rovagnati, ha preso la parola al termine della cerimonia, rivolgendosi direttamente al marito con una lettera piena di dolore, amore e forza. “Finché morte non ci separi: ce lo siamo promessi il giorno del nostro matrimonio e la vedevamo come una meta vaga e lontanissima – ha detto –. In questi anni abbiamo vissuto in amore e gratitudine con la nostra famiglia. La vita è così fragile che pare un soffio, ma anche così forte come Sofia, l’ultimo tuo dono (la terza figlia nata pochi giorni dopo la tragedia, ndr). Il tuo amore è stato sempre così grande che ti sentivo al mio fianco anche martedì (giorno del parto, ndr): non mi ha mai lasciato sola e sarà sempre così anche in futuro”.

“Oggi rinnovo le promesse che ci eravamo fatti – ha proseguito –. Ti prometto che i bambini ogni giorno sentiranno parlare di te, di tutte le cose belle, dei tuoi luoghi del cuore. Farò vedere loro le nostre foto, racconterò loro le tue storie. È l’inizio di una lunga notte scura, ma i nostri bambini sono le nostre stelle: il tuo ricordo illuminerà la nostra vita. Riposa in pace, amore mio, accanto al tuo papà”.

Il saluto della città, di quella Biassono così legata al nome e alla storia dei Rovagnati, è arrivato per bocca del sindaco Luciano Casiraghi, che dall’altare ha parlato di “un momento di profondo dolore, una tragedia che ha sconvolto tutta la nostra comunità”. Il primo cittadino ha sottolineato l’affetto e la vicinanza alla famiglia dimostrati dai tantissimi presenti, e ha ricordato l’imprenditore come “una persona sincera, onesta e sempre operosa”. “Nessuna parola potrà mai colmare il vuoto lasciato dalla perdita – ha concluso Casiraghi –. Lorenzo Rovagnati aveva a cuore il nome dell’azienda, della famiglia e del suo papà: i valori che suo padre Paolo gli aveva instillato e che Lorenzo ha fatto suoi. Grazie Lorenzo per tutto il tuo impegno e per aver amato la nostra Biassono”.