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Donna senzatetto ruba cibo per 15 euro, la Cassazione annulla condanna: “Furto lieve per bisogno”

Aveva sottratto in un supermercato di Monza alcuni pezzi di formaggio e di salame e piccoli prodotti per l’igiene. Scoperta, aveva restituito la refurtiva. In primo grado e in Appello era stata condannata a scontare quattro mesi di reclusione

Un supermercato (foto di archivio)

Un supermercato (foto di archivio)

Monza – Aveva rubato prodotti per 15 euro al supermercato: nei giorni scorsi la Cassazione ha annullato la sentenza chiedendo ai giudici di secondo grado di pronunciarsi di nuovo tenendo presente che il reato in questo caso può essere riconfigurato in “furto lieve per bisogno” dal momento che la donna era “debole ed estremamente malnutrita”.  Protagonista di questa storia è una senzatetto di origini ucraine sorpresa che aveva rubato in un supermercato di Monza alcuni quattro pezzi di parmigiano, tre di soppressa veneta, una confezione di bastoncini di cotone e una di detersivo liquido. La donna era stata subito rintracciata dai carabinieri dopo una breve fuga e aveva restituito il magro bottino.

Il Tribunale brianzolo e la Corte d'Appello di Milano l'avevano condannata per tentato furto a quattro mesi di reclusione e cento euro di multa riconoscendogli le attenuanti equivalenti alla recidiva. La Corte d'Appello aveva argomentato tra le altre cose che avrebbe potuto rivolgersi agli enti assistenziali che aiutano i poveri. Nei giorni scorsi, la Cassazione ha annullato la sentenza. Tra gli elementi evidenziati dagli 'ermellini' il fatto che in una relazione i carabinieri di Monza avevano raccontato di avere comprato il pane alla signora, essendo al corrente delle sue gravi difficoltà economiche.