V.M.
Cronaca

Salvati dalla casa degli orrori: quei cinque gatti in cerca di amore

Facevano parte di un gruppo di settanta mici vittime di un’accumulatrice seriale di Brescia. L’Enpa li ha accolti e ora seleziona famiglie che possano prendersene cura nonostante le difficoltà a fidarsi

I gattini salvati a Brescia, tre aspettano ancora un’adozione all’Enpa di Monza Servirà un po’ di pazienza per riconquistare la fiducia negli esseri umani

I gattini salvati a Brescia, tre aspettano ancora un’adozione all’Enpa di Monza Servirà un po’ di pazienza per riconquistare la fiducia negli esseri umani

Monza – I gatti Alfa, Bravo, Charlie, Delta ed Echo ora sono ospiti al rifugio Enpa Monza. L’estate scorsa sono stati salvati a Brescia insieme ad altri 80 mici dalla casa degli orrori in cui vivevano: un appartamento di 100 metri quadri trasformato in un accumulo di spazzatura, urina e feci. L’Enpa di Brescia, che era riuscita a intervenire con l’Ats e la polizia locale, ha chiesto aiuto ad altre sedi dell’ente: erano necessari numerosi box per poter ospitare in condizioni dignitose tutti i gatti. E l’Enpa di Monza si è mobilitata per offrire rifugio a 5 di loro.

Ora stanno meglio, Delta ed Echo sono stati già affidati a nuove famiglie, ma rimangono gli effetti del trauma. I gatti hanno vissuto una deprivazione sensoriale, senza contatti con il mondo esterno o con l’uomo. La donna che li costringeva nell’appartamento non abitava con loro ma li lasciava soli e le condizioni di degrado li spingeva a entrare in competizione per le risorse: cibo, acqua e spazi puliti. Le conseguenze ora sono difficoltà di socializzazione, scarsa fiducia nei confronti dell’uomo, evitamento del contatto fisico e stress.

Questi gatti hanno quindi bisogno di socializzare per imparare a fidarsi. Potrebbero diventare territoriali nei confronti della nuova casa ma impiegare comunque più tempo a relazionarsi con le persone. Le famiglie che intendono adottarli devono essere pazienti e rispettare i loro spazi, senza forzarli al contatto fisico ma, piuttosto, interagendo attraverso il gioco. L’adozione, per Alfa, Bravo e Charlie, rimasti in gattile a Monza, rappresenta la salvezza. Ora condividono un box con due spazi, uno riscaldato e uno all’aperto, entrambi dotati di mobili, tiragraffi e giochi. Per quanto l’ambiente in cui vivono sia accogliente non è una casa e sono spesso soli, nonostante l’impegno dei volontari.

Affetto e dedizione da parte di una famiglia donerebbero loro una nuova vita. Per non lasciare nell’ombra la storia di questi 85 gatti, Enpa Monza organizzerà ad aprile un evento dedicato al fenomeno dell’animal hoarding ovvero l’accumulo di animali, riconosciuto come una vera e propria patologia di accumulo compulsivo. Si svolgerà al rifugio di Monza e Paola Viviani, presidente di Enpa Brescia, sarà relatrice dell’evento. Testimonieranno anche due volontarie di Enpa Brescia. Elena Selvagno, psicologa nonché volontaria all’Enpa di Monza.