
Diego con mamma Francesca alla festa per la nomina ad Alfiere
Lentate sul Seveso (Monza e Brianza) – Diego deve compiere 15 anni a giugno, va a scuola, gioca a tennis e a scacchi, suona il pianoforte, con il quale ha da poco vinto anche un concorso nazionale. Presto incontrerà il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ieri lo ha nominato Alfiere della Repubblica.
La malattia affrontata con resilienza e ottimismo
A Diego un anno e mezzo fa è stato scoperto un tumore in fase avanzata che aveva ricoperto tutta l’area del cervelletto, costringendolo ad un intervento chirurgico urgentissimo, con poche speranze di riuscita e alto rischio di compromettere le sue funzioni motorie. Ma lui ha affrontato un percorso durissimo con grande coraggio e ottimismo, facendo della sua passione per la musica "l’energia che alimenta la sua resilienza", come si legge nella motivazione.
Un verdetto atroce
La storia di Diego ce la racconta mamma Francesca, con cui ha vissuto praticamente in simbiosi da quel 26 settembre 2023, quando all’Istituto Besta di Milano è arrivata la terribile diagnosi. "Diego stava bene, solo qualche piccolo disturbo alla vista, che però, alle visite oculistiche, non sembrava nulla di preoccupante. È stata la cocciutaggine di mio padre, Leopoldo, a farci insistere per degli approfondimenti, perché fissandolo aveva intercettato dei movimenti strani della testa: siamo stati in ospedali diversi da cui ci hanno tranquillizzati dicendo che era tutto a posto. Fino a quando, al Besta, hanno voluto approfondire con quello che avrebbe dovuto essere un ricovero di 2 giorni ed invece è durato 32. Dopo la risonanza magnetica il verdetto fu atroce: c’era una prospettiva di 20 giorni al massimo, bisognava tentare l’impossibile. È stato operato il 4 ottobre 2023, giorno di San Francesco, a guidare l’intervento c’era il primario Francesco DiMeco con la sua vice Cecilia Casali, un intervento di 12 ore nelle quali si sono alternate tre èquipe. Il tumore è stato completamente rimosso, ma Diego non stava più in piedi. È uscito dall’ospedale su una sedia a rotelle, pesava 17 chili, aveva il viso deformato, ma era vivo".
La risalita e l’incontro con Mattarella
Da quel momento è iniziato un percorso difficilissimo per Diego, mamma Francesca, papà Marco e la sorella maggiore Viola. "Siamo una famiglia molto unita e questo è il valore più grande, in grado di fare la differenza soprattutto quando si affrontano situazioni pesanti come questa. Così come ci siamo trovati circondati da un affetto straordinario, di tante persone che hanno voluto starci vicino". Inizia la riabilitazione e Diego, grazie anche alla passione per la musica, oltre che allo sforzo continuo di mamma Francesca, trova la forza e la determinazione per abbandonare la sedia a rotelle e passare al deambulatore. Poco alla volta riesce a riappropriarsi della sua vita di adolescente, anche se le difficoltà non mancano. L’intervento ha lasciato dei segni importanti, ora è seguito dall’Istituto tumori di Milano, dove gli ultimi controlli hanno dato segnali positivi. Diego è determinato e continua a guardare avanti. Lo scorso settembre è tornato a scuola, per completare le medie, alla secondaria Galilei di Barlassina, e ora sta pensando alle superiori. Ma prima, incontrerà il suo mito, il Presidente a cui ha dedicato un tema a scuola: sarà lui a consegnargli medaglia e attestato di Alfiere della Repubblica.