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Il sindaco Giovanni Sartori, classe 1954, in carica da quasi sei anni
In carica dal 2019, non è raro vederlo per le strade del paese in giro in bicicletta. È il modo del sindaco Giovanni Sartori, classe 1954, per incontrare i cittadini che immancabilmente lo fermano, anche fuori dalle mura del palazzo comunale.
Artigiano fino a qualche anno, Sartori conosce come le sue tasche il paese che amministra, girandolo in lungo e largo da anni in sella alla sua due ruote.
Come possiamo definire Bovisio Masciago?
"Bovisio Masciago mi piace perché è una cittadina a misura d’uomo. Nel suo piccolo ha tutto: un centro molto gradevole e vivibile, una attività commerciale adatta alle esigenze dei cittadini e del numero degli abitanti. È anche la città delle relazioni umane: qui si conoscono tutti e i rapporti sono ancora quelli genuini. I 17mila abitanti sono ancora una dimensione ottimale per non sentirsi parte di un piccolo borgo, che spesso deve dipendere dalle realtà vicine per le sue necessità, ma anche per beneficiare di quei rapporti che nei grandi centri urbani vengono meno. È anche una città con una bella vivacità: sono tante le associazioni attive sul territorio, c’è anche una bella stagione teatrale che ogni anno porta qui nomi importanti".
Ma c’è qualcosa che contraddistingue Bovisio Masciago da altri comuni della Brianza?
"La ricchezza di Bovisio Masciago a mio avviso è costituita dai parchi e dalle aree verdi in generale. Ne abbiamo ben tredici di proprietà pubblica su tutto il territorio. Il parco di via Roma, nel pieno centro della città a ridosso del municipio, è quello più conosciuto e frequentato. Richiama anche famiglie con bambini da comuni limitrofi. È curato, ha giochi per i più piccoli ed è molto frequentato anche dai nonni. Ha una sua specificità anche il parco Giorgio Perlasca alla periferia di Bovisio Masciago, vicino al campo sportivo, luogo privilegiato per chi ama il relax nel verde o vuole fare sport all’aperto. Direi, però, in generale che tutte le aree verdi danno qualcosa ai nostri quartieri, sono luogo di aggregazione e ci ricordano che qui la cementificazione non è selvaggia.
C’è un suo posto del cuore a Bovisio Masciago?
"Da sindaco non ho un luogo preferito. Non ho neanche molto tempo per godermi gli angoli di Bovisio. Però tutti sanno che giro per le strade in bicicletta. Qui non c’è il caos che si può trovare altrove. La mobilità dolce a Bovisio Masciago non è un sogno, ci si può spostare a piedi o in bicicletta senza problemi.
Può suggerire un angolo inconsueto?
"Per uscire dall’ordinario suggerisco di andare nell’area verde situata in fondo a via Milano, vicino a via Paganini e all’area del mercato. Abbiamo messo anche qualche gioco, è un punto tranquillo della città. Chi invece non vuole rinunciare al contatto con la natura, può recarsi al Mombellino. È un’area verde all’estremità ovest della città, ex luogo di deposito degli aerei che qui venivano costruiti. Un posto dove la natura è ancora incontaminata per chi vuole uscire dagli schemi della città".
V.T.