
"Ho ricordi vividi, intensi, di quella giornata, così straordinaria. Proprio ieri (l’altro ieri per chi legge, ndr) riguardavo le foto...
Ho ricordi vividi, intensi, di quella giornata, così straordinaria. Proprio ieri (l’altro ieri per chi legge, ndr) riguardavo le foto del Papa scattate in quell’occasione. Appena è arrivato a Monza si è creato un clima raccolto e intimo, come se parlasse ad ognuno di noi. Le parole che mi disse, le custodisco dentro di me.
Preferisce non rivelare il contenuto di ciò che gli disse Papa Francesco, l’ex sindaco di Monza Roberto Scanagatti, tale è il rispetto di quel momento di intimità - quando per primo gli diede il benvenuto al Parco di Monza - prima che il pontefice salisse sul palco per celebrare la messa. Di fronte aveva una platea di 1 milione di persone, giunte dall’intera Brianza e da tutti i territori della diocesi di Milano (e non solo). In quel 25 marzo 2017, Monza visse uno degli eventi più memorabili della sua storia.
"La Curia ci comunicò l’intenzione di voler celebrare messa a Monza – ricorda l’ex primo cittadino –, proponendo inizialmente l’Autodromo, come fu per la visita di Giovanni Paolo II dell’83. Fui io a pensare all’ex Ippodromo come alternativa, vista la previsione iniziale di almeno 500mila persone. Alla fine sono state il doppio, ma è riuscito bene lo stesso. Ricordo le file infinite di pullman su viale Elvezia, le ben riuscite fasi di afflusso e di deflusso continuo di persone. Fu una giornata straordinaria che rappresenta un ricordo indelebile".
Poi ancora il pensiero a Papa Francesco: "Era un Papa che non escludeva nessuno. Qui a Monza parlò dei migranti, in un momento di tensioni e contrapposizioni politiche sul tema. Nell’omelia ci lasciò con un messaggio: Non chiudete le porte alla speranza!"
A.S.