STEFANIA TOTARO
Cronaca

Scandalo corruzione in Comune. Società sequestrate e domiciliari per l’ex geometra di Berlusconi

Il Riesame respinge la richiesta dell’imprenditore Francesco Calogero Magnano . Stessa sorte per Luigi Roncalli: "Tutto bloccato per una fattura sospetta di 12mila euro".

Scandalo corruzione in Comune. Società sequestrate e domiciliari per l’ex geometra di Berlusconi

Anche il Tribunale del Riesame patrimoniale monzese risponde picche all’ex geometra di Berlusconi, coinvolto nell’inchiesta per concorso in corruzione sull’urbanistica al Comune di Usmate Velate, che resta con le società e il patrimonio sequestrati oltre che agli arresti domiciliari. I giudici hanno respinto il ricorso presentato da Francesco Calogero Magnano (nella foto), 75enne originario della provincia di Reggio Calabria ma da decenni residente a Macherio, che aveva dato mandato alla sua avvocata Roberta Minotti di rivolgersi contemporaneamente ai giudici della libertà per vedersi annullare o modificare l’ordinanza di custodia cautelare e ai giudici monzesi contro il sequestro patrimoniale preventivo dell’intero capitale delle due società a lui riconducibili, compreso l’intero patrimonio aziendale con le eventuali proprietà immobiliari e mobiliari. Ma il contenuto dell’ordinanza cautelare firmata dalla gip monzese Angela Colella, su richiesta del pm Carlo Cinque, è stato interamente confermato. "Non ho mai pagato una tangente, sono incensurato e questa inchiesta rischia di provocare gravi danni alla mia attività professionale", continua a ripetere Magnano fin dall’interrogatorio di garanzia davanti alla giudice che ha deciso nove arresti, tre in carcere e gli altri ai domiciliari.

Il Tribunale del Riesame patrimoniale di Monza ha respinto anche il ricorso presentato dall’avvocato Davide Steccanella che difende l’immobiliarista lecchese Luigi Roncalli e che invece si è visto revocare i domiciliari in cambio di un’interdittiva professionale dai giudici della libertà di Milano: "Sono sconcertato, sequestrano un’intera società per una fattura sospetta di 12mila euro e dovrò attendere 45 giorni per le motivazioni per sapere perché ed eventualmente ricorrere in Cassazione. E per di più senza che neanche sia stato contestato un reato tributario". In più spese processuali da pagare. Intanto i prossimi a discutere i loro ricorsi davanti ai giudici della libertà di Milano questo mese sono l’ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Usmate Velate, Antonio Colombo, al centro dell’inchiesta e ancora detenuto in carcere e l’imprenditrice Ancilla Cantù, ai domiciliari. Questi indagati avevano presentato istanza di modifica della misura di custodia cautelare, osteggiata dalla Procura e respinta dalla giudice, secondo cui a rendere ancora necessaria la misura cautelare sarebbero il pericolo di inquinamento delle prove e della reiterazione del reato.