Bancomat (foto di repertorio)
Saliva in sella a uno scooter rubato, in compagnia di complici sempre diversi. Sceglieva la sua vittima, meglio se una donna, magari anziana, accostava e le strappava la borsetta. Quindi, dopo essersi impadronito di bancomat e carte di credito, correva a utilizzarle in diversi sportelli bancari del Milanese, provvedendo a svuotarli più che potesse prima che il dispositivo venisse bloccato.
Almeno dieci i prelievi immortalati dalle telecamere di videosorveglianza a Milano e a Sesto San Giovanni, per un ammontare complessivo di circa 4mila euro.
Il numero degli scippi, invece, non è stato ancora stabilito, ma si sospetta siano stati parecchi, oltre all’unico certo effettuato all’inizio dello scorso febbraio a Brugherio. Per un po’ di tempo, però, il responsabile di queste azioni dovrà cambiare abitudini, dopo l’arresto a cui è stato sottoposto l’altro giorno dai carabinieri della Stazione di Brugherio che, grazie ai colleghi del Commissariato di polizia di Greco Turro, a Milano, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Monza Patrizia Gallucci su richiesta del sostituto procuratore Emma Gambardella.
Il soggetto arrestato, ritenuto responsabile dei reati di ricettazione, furto aggravato in concorso (compiuto con destrezza) e indebito utilizzo di carte di pagamento, si chiama H.D. ed è un ragazzo di 28 anni residente a Milano, nomade.
Le indagini condotte dai carabinieri di Brugherio erano partite dopo la denuncia ricevuta in seguito all’episodio criminoso dello scorso febbraio. E avevano ricostruito come il 28enne avesse compiuto – questo il sospetto – una serie di scippi, specialmente di borsette, per poi utilizzare illegittimamente le carte di pagamento disfacendosi poi di quanto non potesse essere oggetto di vendita illecita.
Una indagine condotta con strumenti investigativi tradizionali quali servizi di osservazione, pedinamento e analisi delle immagini di videosorveglianza, ma senza disdegnare anche strumenti più tecnologici, che hanno consentito di effettuare gli accertamenti informatici delle movimentazioni di denaro sospette.
Da.Cr.