
Gli ottanta tifosi bolognesi
Desio (Monza), 11 marzo 2019 - Pomeriggio rovente, quello di domenica, dentro e fuori dal PalaBancoDesio. Dove tifosi canturini e bolognesi, prima della sfida tra Acqua San Bernardo e Segafredo, sono stati protagonisti di tafferugli, scontri e agguati. Solo grazie al pronto intervento delle forze dell'ordine non si sono registrati feriti. Ma un autobus dei tifosi della Virtus è stato danneggiato. E in un paio di momenti si è rischiato che la situazione degenerasse.
Il tutto tra lo sconcerto e la paura dei tifosi, quelli veri, arrivati nell'impianto brianzolo sopo per godersi lo spettacolo. Tutto comincia intorno alle 16.15, quando fa capolino in Largo Atleti Azzurri d'Italia il primo autobus dei tifosi ospiti, forse un po' in anticipo sulla tabella di marcia. A quanto pare, il mini-esodo di circa 80 tifosi emiliani non era stato comunicato. Il primo manipolo entra nel palazzetto dello sport, dove una buona parte dei fans canturini sono già sistemati, pronti per assistere alla partita. Gli ultras provano subito a sfondare per cercare il contatto con gli avversari, entrando dalla parte di sotto, nella zona del bar. Il tentativo viene bloccato dalle forze dell'ordine con una carica di alleggerimento. C'è un fuggi fuggi nella zona del bar interno, con un signore che viene travolto, per fortuna senza conseguenze fisiche. Intorno alle 16.45 arriva il secondo pullman.
Questa volta il caos avviene all'esterno: “Ho visto alcuni tifosi del Cantù con le sciarpe a coprire il volto e bastoni in mano, forse alcune erano le aste delle bandiere – racconta un testimone – poi c'è stato il lancio di oggetti verso il bus e quindi gli scontri”. Un gruppo di canturini – secondo le prime ricostruzioni – per vendicare il tentativo di assalto all'interno ma anche gli screzi dell'anno scorso, aspetta i nemici. Quindi lanciano dei sassi contro le vetrate, infrangendone alcune. Il conducente ferma il veicolo e apre le porte. A questo punto i bolognesi scendono. I colleghi di tifo già dentro il PalaBancoDesio, nella “gabbia” loro riservata, escono di corsa, travolgendo le transenne e alcuni steward addetti alla sicurezza, per andare in aiuto. Lo stesso fanno altri tifosi canturini già comodi sui seggiolini.
Sono i momenti più caldi, in cui le forze dell'ordine hanno un gran da fare per sedare la situazione. Dopo qualche minuto, ci riescono, con gli ultras di entrambe le fazioni che si disperdono. Durante la partita poi fila tutto liscio, con la vittoria dei padroni di casa. Il dispositivo di sicurezza viene immediatamente rinforzato, per garantire un deflusso tranquillo. E così avviene. Gli scontri con tutta probabilità sono legati non solo alla rivalità storica tra le due tifoserie ma anche a quanto accaduto lo scorso anno, sempre a Desio, quando durante l'intervallo del match i canturini cercarono con un blitz di rubare lo striscione dei nemici: un affronto che, nel folle codice non scritto degli ultras, va sempre vendicato.