
Migliora la situazione a scuola
Agrate Brianza, 20 febbraio 2021 - «Rischio zona rossa». Agrate è sulle spine per l’esito dello screening sui bambini della primaria chiusa fino a giovedì prossimo. Ci sono 16 classi su 21 sotto osservazione, le altre, già in quarantena, erano state valutate nei giorni scorsi. "L’ipotesi di un lockdown è concreta", dice il sindaco Simone Sironi. I test sono in corso da ieri, lunedì Ats traccerà il bilancio dei risultati e insieme al Comune deciderà cosa fare dopo l’impennata di contagi fra i ban chi. Il focolaio al l’elementare ha spinto le autorità a intervenire sul plesso di via Battisti, "una precauzione necessaria. Dobbiamo proteggere anche i genitori ed evitare che il virus si propaghi ulteriormente". La decisione è arrivata giovedì sera, alla fine di una giornata concitata.
«I casi sono raddoppiati nell’ultima settimana, siamo a 104 in città, ma non sappiamo ancora esattamente quanti ragazzi siano entrati in contatto con il Sars-CoV2 – ricorda il primo cittadino – Il cruscotto regionale non funziona da più di 48 ore. I numeri sono tali, però, da spingere Ats a chiederci di sospendere la didattica in presenza. Una scelta condivisa con la preside Maria Giordano che ha avvisato le famiglie. Lo stop alle lezioni è scattato venerdì". Non solo. Da ieri sono entrate in vigore nuove restrizioni preventive: "Ho chiesto alle associazioni culturali e sportive che fanno ancora attività con i bambini di sospendere ogni iniziativa. Hanno capito e condiviso la mia preoccupazione e accettato di fermarsi". Banchi vuoti, dunque, come i campi d’allenamento che il Dpcm aveva lasciato aperti.
Il problema coinvolge i 475 iscritti all’istituto "numeri che mi tolgono il sonno – insiste il sindaco Sironi – Abbiamo paura delle varianti". La ricerca dell’Inglese, della Brasiliana e della Sudafricana dipende dai risultati dei tamponi: "Ci sono criteri in base ai quali si decide di analizzare i campioni. Queste sono ore decisive". Per spiegare il numero crescente di positivi in città, Sironi non esclude che c’entri il tracciamento dell’infezione: "Da noi non si è mai fermato, siamo uno dei pochi Comuni ad avere mantenuto il centro tamponi, ne processiamo ancora 70-80 al giorno. Da qui, forse, il maggior numero di riscontri. La mia non è un’ipotesi scientifica, ma solo un’intuizione".