ROSSANA BRAMBILLA
Cronaca

"Pusher Paradise", scritta-beffa all'ingresso del parco

"Pusher Paradise", il paradiso degli spacciatori. Ecco cosa si può leggere sull’asfalto che conduce alla porta di ingresso del parco di via Boccaccio

Da tempo i frequentatori della zona lamentano la presenza di numerosi spacciatori nel parco

Monza, 18 dicembre 2016 - «Pusher Paradise», il paradiso degli spacciatori. Ecco cosa si può leggere sull’asfalto che conduce alla porta di ingresso del parco di via Boccaccio. Non è certo un bel biglietto da visita quello che alcuni vandali hanno voluto regalare agli amanti dei Giardini Reali. Da tempo chi frequenta la zona si lamenta per la presenza di ragazzi intenti allo spaccio. Tali commenti sono ora stati messi però nero su bianco. Durante la scorsa settimana la frase ha scatenato non poco clamore. Tanto che qualcuno ha pensato bene di coprirla. Ottimo l’intento pessimo tuttavia il risultato. Sulla parola Paradise si nota lievemente il passaggio dello spray di una bomboletta di vernice nera. Le due parole sono ancora ben visibili.

A pochi metri  dal sottopasso pedonale e dai cancelli del liceo Nanni Valentini la zona rimane ancora marchiata. Non si sa chi sia l’autore, ma il messaggio pare molto chiaro. Non solo. Per rendere ancora più esplicito il concetto i vandali hanno pensato bene di imbrattare anche diverse colonne del muro di cinta dei Giardini e l’imbocco del sottopassaggio pedonale. «Questa è il territorio degli spacciatori» ecco cosa hanno voluto spiegare ai monzesi. I controlli delle forze dell’ordine non mancano, ma i residenti continuano a indicare quell’angolo di città come un punto di vendita di droga. Restano le preoccupazioni. Molti i genitori che permettono ai figli di visitare il parco o che accompagnano gli studenti al liceo artistico. La speranza che tutti loro condividono è quella di veder migliorare la situazione grazie all’installazione di nuovi lampioni. Il progetto verrà realizzato il prossimo anno. Un’illuminazione maggiore potrebbe disincentivare l’attività dei pusher.