Solo l’anno prossimo saranno prodotti 6 cortometraggi, più uno spettacolo teatrale tratto da Pirandello. Entro il 2027 saranno una decina i titoli di film che vedranno la luce, tra cui il reboot, ossia la riedizione rinnovata, di “Affianco alla Morte“, la serie televisiva interamente girata in Brianza da cui tutto è partito e che diventerà una trilogia cinematografica, il cui primo capitolo è previsto proprio per il 2027. È un piano triennale ambizioso quello annunciato dalla Sds Production, l’associazione e casa di produzione cinematografica di Monza fondata da Stefano Scala e Simone Arcidiacono. L’obiettivo è far partire proprio da Monza una svolta per il cinema indipendente italiano. Per presentare i progetti futuri Sds ha organizzato un evento, battezzato “Panel 24“, al multisala Le Giraffe di Paderno Dugnano: l’occasione per svelare la programmazione dei prossimi 3 anni, fra cortometraggi in distribuzione, produzioni di film, corti e spettacoli teatrali e attività. Tutto con uno scopo preciso: valorizzare la cultura e il cinema indipendente, come sottolinea il presidente di Sds, Stefano Scala.
Guardate lontano...
"Il piano è di una decina di produzioni nei 3 anni, ma è ancora in divenire. L’idea è che Panel diventi un evento annuale, un momento in cui trovarsi e approfondire, facendo il punto della situazione. Sviluppare i progetti sul lungo termine permette di accumulare l’esperienza necessaria per realizzarli nel modo migliore ed essere pronti quando c’è bisogno".
Nei piani c’è tanto cinema, ma anche il teatro.
"L’obiettivo è che Sds possa arrivare ovunque, non essere solo una realtà di cinema, che resta comunque la base delle sue produzioni, ma operare anche nei podcast, nel teatro. La compagnia teatrale la stiamo fondando proprio adesso. In fondo sempre di recitazione stiamo parlando, quindi lo facciamo con piacere. A gennaio-febbraio partirà una tournée nei teatri con lo spettacolo “Sei personaggi in cerca d’autore“ di Pirandello".
Come è nata l’idea del reboot di “Affianco alla Morte“?
"Quella è la serie con cui siamo nati, è stato il nostro primo prodotto: andremo a ripescare quello che ci ha fatto nascere e dopo 6 anni tornerà in un modo completamente nuovo: non sarà né un prequel né un seguito, sarà proprio la serie riscritta che diventerà una trilogia di film. Abbiamo deciso di fare questo reboot perché sentivo di non aver ancora raccontato tutto quello che volevo dire. Questa produzione sarà un punto di svolta, è un progetto ambizioso, con un cast importante, uscirà nel 2027. Noi creiamo sogni e questa è la cosa più bella: se non siamo noi i primi a sognare, non ha senso il nostro lavoro". Quali altre opere avete in cantiere?
"Nel 2005 usciranno 6 cortometraggi, tra cui “La Ricerca“ e “Risotto Western“, dallo stile irriverente. Nel 2026 toccherà a “Gli Uomini Soli“ e “La goccia“, nel 2027 a “Il corpo di Cristo“. “La Ricerca“ è già stato girato, con me e Simone Arcidiacono come registi, ed è incentrato sulla crisi idrica, una tematica molto attuale: a inizio 2025 partirà la distribuzione nei festival e stiamo cercando contatti con le varie piattaforme. Si tratta di un progetto realizzato in collaborazione col Comune di Monza".
Avere partner e supporti dal territorio è importante?
"Vorrei portare Monza a un livello più alto in questi campi: non è facile, servono tante energie, ma in Italia non esiste un centro del cinema indipendente ed è ora che ci sia. Questo ci dà carta bianca per provarci, facendo di Monza la casa del cinema indipendente. Per questo occorre avere mezzi e sostegni, investimenti, anche, ad esempio, da parte delle istituzioni. La nostra voglia di fare e crescere insieme a Monza, è tanta".