Crippa
Presto a Monza per combattere i “maranza”, che sono un po’ i bulli di strada, spesso stranieri di seconda generazione, arriveranno (forse) delle curiose “ronde” pacifiste. Formate da ragazzi di buoni sentimenti armati di scudi e giubbotti anti-taglio. Per difendere, dicono, le potenziali vittime dei gruppi che infestano il centro di Monza e la stazione ferroviaria taglieggiando i coetanei.
L’idea è venuta a una nuova associazione che sembra già molto ben organizzata e piena di buoni propositi, si chiamano Rinascenza e pescano in maniera forse un po’ confusa da un mix di antica Roma (hanno le “milizia”, termine latino traslitterato però all’italiana) e rivoluzione francese, con tanto di Direttorio per prendere le decisioni. Dicono che destra e sinistra non ci sono più e che è tutto in mano a pochi oligarchi che con tecnologia e finanza stanno dominando il Mondo e forse hanno anche un po’ di ragione. Di qui ai maranza un po’ ce ne passa ma il guaio è che un problema microcriminalità esiste davvero e per quanto possibile andrebbe affrontato. L’altra settimana in 40 si sono coalizzati contro 6, qualche mese fa hanno seminato il panico in centro, parecchi ragazzini hanno ormai paura a uscire di sera o a prendere il treno, dove rischiano di venire accerchiati, malmenati e rapinati. E dunque? I ragazzi della Rinascenza dicono che, giustamente, non bisogna mettere gli uni contro gli altri, soffiare sul fuoco delle discriminazioni razziali e scatenare spedizioni punitive. Pacifisti con gli scudi, Gandhi in armatura, insomma, vogliono solo mettersi in mezzo. E assicurano che prima di attivare i loro gruppi di vigilanza, faranno selezione e addestramento. Staremo a vedere se il progetto andrà in porto, se Questura e Prefettura non avranno niente a che dire, anche se Rinascenza assicura che intende collaborare con le forze dell’ordine. Insomma, l’idea c’è ma è senza dubbio un po’ rischiosa. Per tutti.