Ventuno aggressioni da inizio anno, l’ultima, l’altra notte: il pronto soccorso di Vimercate è sempre più trincea per il personale. E così è stato anche fra martedì e mercoledì, quando un paziente che aveva bevuto troppo ha aggredito il medico di guardia e l’infermiere e ha provocato parecchi danni. Solo l’intervento dei carabinieri ha messo fine alla violenza. Resta la conta di un fenomeno che ha raggiunto il limite anche qui. Per l’Azienda "la situazione è allarmante". "Non possiamo più accettare il ripetersi di questi episodi - dice Michele Sofia, direttore sanitario di Asst Brianza -. La condotta di certi malati rende ancora più complicato il lavoro dei sanitari. Acuisce le loro fatiche quotidiane e disincentiva sia chi è impegnato in questo campo da tempo che i giovani: sempre più spesso scelgono altri contesti professionali". La sicurezza è cruciale: "La carenza di infermieri e di risorse umane è un tema sempre all’ordine del giorno - aggiunge - tutelare i lavoratori rimane una priorità imprescindibile per tutti". Proprio sulla violenza, i pronto soccorso di Desio e Vimercate hanno lanciato il premio letterario “Le parole di cura, la cura delle parole“, una nuova iniziativa rivolta a tutti i dipendenti del colosso pubblico della sanità "per offrire un altro strumento di condivisione e supporto a chi è vittima di violenza in corsia e non solo".
Barbara Calderola