Seregno (Monza e Brianza) – Dopo la battaglia con la giustizia amministrativa, dopo il rinvio a giudizio nel procedimento penale, ora si apre un nuovo fronte per il sindaco Alberto Rossi: la Corte dei Conti ha deciso di fissare l’udienza per valutare la possibilità di danno erariale in occasione dell’operazione di aggregazione industriale tra Aeb e A2A. Nella peggiore delle ipotesi il rischio è quello di dover risarcire tutti i Comuni soci con oltre 50 milioni di euro.
La data dell’udienza è già stata fissata: sarà il 12 marzo, proprio negli stessi giorni del processo penale. A dare spiegazioni alla Corte dei Conti, però, Rossi non sarà da solo: con lui anche l’assessore Giuseppe Borgonovo (che ai tempi dell’aggregazione industriale aveva la delega alle Società partecipate) e Loredana Bracchitta (ex presidente di Aeb).
La convocazione della Corte dei Conti era ormai attesa da tempo. È l’ultimo capitolo di una lunga battaglia iniziata ormai anni fa, nell’aprile 2020, dall’ex consigliere comunale di minoranza Tiziano Mariani (allora leader della lista civica Noi x Seregno) che aveva deciso di opporsi a questo nuovo scenario industriale. Non si era trattato soltanto di una battaglia politica con schermaglie nell’aula consiliare, gli scontri si erano spostati nell’aula di tribunale.
Anzi, dei tribunali. Prima in quello della giustizia amministrativa, poi quello penale. Mariani, però, aveva sempre avvisato: "Guardate che manca ancora la Corte dei Conti. Ci vorrà tempo, ma se c’è una giustizia si verrà chiamati anche lì a rendere conto delle scelte fatte. E a quel punto non sarei così sereno se fossi al posto di chi ha voluto questa operazione e ha deciso di votare la delibera".
Alla fine è andata come diceva lui. La Procura regionale della Corte dei Conti si è fatta viva davvero, anche se non ha puntato gli occhi su tutte le persone coinvolte nel procedimento penale. Il segretario generale e i consiglieri comunali possono dormire sonni tranquilli. Diverso, invece, è il caso del sindaco e dell’assessore. Gli importi citati nel documento della Corte dei Conti, che ripercorre anche tutte le tappe dell’intera vicenda, sono esorbitanti. La colpevolezza è ancora tutta da dimostrare, ma in caso di risarcimento sarebbero dolori per tutti. Di sicuro si aprirebbe anche un contenzioso con le assicurazioni per stabilire se si tratta di dolo o colpa grave.
Mariani a fronte dell’iniziativa della Corte dei Conti non nasconde la sua soddisfazione: "La verità per tutti i cittadini viene sempre a galla e l’arroganza soccombe". Lapidario. È soddisfatto così e non ha null’altro da aggiungere. La sua voce l’ha già fatta sentire, anche distribuendo prima di Natale 18mila giornalini in tutte le abitazioni di Seregno per ricordare che il sindaco è chiamato a difendersi per le decisioni prese su Aeb, azienda che è sempre stata il patrimonio dei seregnesi e che a suo modo di vedere doveva rimanere saldamente nelle mani del Comune.
Abbastanza rassegnato, invece, il sindaco per quanto riguarda la fissazione dell’udienza, anche se intenzionato a fare valere le sue ragioni: "Dopo l’iniziativa della Procura – commenta – era pressoché inevitabile e fisiologico che la procura presso la Corte dei Conti si ponesse il tema dei possibili risvolti di danno erariale. Affrontiamo anche questo passaggio atteso con la comprensibile fatica umana e la massima serenità di aver agito per il bene della città. Siamo convinti che in sede di Corte dei Conti ci sarà la possibilità di accertare e verificare che non sussista alcuna ipotesi di danno erariale a noi imputabile". Per lui un marzo di fuoco, anche se non risolutivo. Difficilmente saranno prese decisioni dai giudici in tempo breve.