SONIA RONCONI
Cronaca

Sparatoria a Seregno, svolta nelle indagini: arrestati due fratelli a Cesano Maderno per tentato omicidio

I due brianzoli di 28 e 48 anni sarebbero i responsabili dell’agguato in stile mafioso dell’11 luglio a Mario Romeo. Erano pronti a scappare all’estero

L'auto di  Mario Romeo dopo la sparatoria

L'auto di Mario Romeo dopo la sparatoria

Seregno (Monza e Brianza), 15 luglio 2023 – Due fratelli di 28 e 48 anni, residenti in Brianza, sono stati fermati dai Carabinieri della compagnia di Seregno con l'accusa di tentato omicidio per l'agguato in cui hanno sparato lo scorso 11 luglio a un uomo di 56 anni mentre era in auto con i figli di 29 e 31 anni

Mario Romeo, questo il nome del calabrese vittima dell’agguato, era stato inseguito e colpito da due proiettili alla schiena mentre cercava una via di fuga. L’uomo è sopravvissuto al raid in pieno stile mafioso che ha subito indirizzato le indagini sulla pista della criminalità organizzata. Probabilmente un regolamento dei conti.

Dalle indagini, coordinate dalla Procura di Monza, è emerso che gli indagati erano pronti a scappare. Sono stati quindi rintracciati a Cesano Maderno a casa di una loro conoscente.

Gli arrestati

I due calabresi, residenti in Brianza, sono entrambi commercianti di materiali ferrosi di cui uno con precedenti per reati contro il patrimonio. Nei loro confronti sono stati raccolti gravi e concordanti indizi in ordine al reato di tentato omicidio in concorso e porto illegale di arma da sparo in luogo pubblico.

La ricostruzione

Secondo l’accusa, giovedì 11 luglio i due fratelli, mentre erano a bordo di un furgone Iveco Daily modello 35 lanciato ad alta velocità in via Wagner a Seregno, per 500 metri hanno esploso decine di colpi d’arma da fuoco – trovati dai carabinieri tutti i bossoli - contro la Fiat Punto con a bordo il 56enne, ferito alla schiena, e i suoi due figli di 29 e 31 anni, anche loro di origini calabresi e domiciliati a  Seregno, nel quartiere Crocione.

Mario Romeo, oggi fuori pericolo, si era recato con auto privata all’ospedale di Desio dopo i colpi esplosi dal commando di uomini armati. Operato subito, gli erano state estratte le due ogive dalla schiena senza lesioni ad organi interni.