In arrivo 4 nuovi ossari prefabbricati per il cimitero cittadino da gennaio 2025. Nei giorni scorsi la Giunta Galli ha approvato una delibera per la fornitura e messa in posa di quattro strutture modulari per integrare i cinerari-ossari del cimitero comunale. Le strutture prefabbricate garantiranno al camposanto 160 cinerari in più.
La decisione nasce dalla necessità di ampliare la disponibilità di spazi, ma anche da una riflessione sulle scelte dei cittadini al momento della tumulazione dei propri cari. In particolare, la diffusione della cremazione e la crescente domanda di tumulazione di urne cinerarie presso il cimitero comunale, insieme alla crescente richiesta di conservazione dei resti ossei in ossario comune, hanno determinato l’esigenza di incrementare la disponibilità di cellette. Per realizzare una struttura uniforme con il manufatto installato già nel 2019 (gruppo VI) nell’area prospicente all’ingresso da via S. Francesco, si è valutato il posizionamento di quattro nuove strutture modulari prefabbricate. Saranno collocate di fianco ai colombari. Questo comporterà la necessità di rimuovere l’attuale siepe. Dopo un’analisi sugli spazi del cimitero, l’ubicazione scelta è risultata la più efficace, grazie anche alla possibilità dei due affacci.
L’intervento, per un valore di 35mila euro, è stato progettato internamente all’ente e partirà all’inizio dell’anno, per concludersi in poche settimane. Nel frattempo, la Giunta sta considerando l’ipotesi di introdurre le cappelle gentilizie per le famiglie. Una proposta di massima dell’assessorato ai lavori pubblici, guidato da Gianluca Barba, è già stata formulata. "Siamo alle prime battute - ha detto l‘assessore - ma l’idea è già stata sottoposta alla Giunta e agli uffici e a breve sarà illustrata nell’apposita commissione. Se la proposta si rivelerà tecnicamente attuabile, introdurremo un servizio nuovo per Villasanta. Al momento stiamo valutando anche il livello di interesse da parte della cittadinanza".
Un’altra proposta sul tavolo del sindaco riguarda il ripristino delle porzioni del muro di cinta che affacciano su via Dei Mille, oggi ammalorate. Questo intervento non rientra nel capitolato di appalto relativo all’ampliamento e necessita dell’approvazione della Soprintendenza archeologica e belle arti.
Cristina Bertolini