ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Settima vittima sul lavoro in Brianza: Felice Cilio, caduto dalla scala a 75 anni. La rabbia dei sindacato: “Strage inaccettabile”

I sindacati dopo l’ennesimo incidente mortale. “Nei cantieri continuiamo a vedere gli stessi problemi da oltre 50 anni”

Ancora morte sul lavoro in Brianza: sette vittime da inizio anno

Ancora morte sul lavoro in Brianza: sette vittime da inizio anno

Cesano Maderno (Monza e Brianza), 3 settembre 2024 –  Adorava il suo lavoro. Ne aveva fatto una missione. E persino uno slogan: “Felice di nome e di fatto, perché amo ciò che faccio“, ha scritto sul sito della sua azienda. E sul lavoro Felice Cilio ha perso la vita, a 75 anni.

Nell’ennesimo infortunio mortale in Brianza: il settimo da inizio anno, con un terribile ritmo di quasi uno al mese. Un volo da una scala, sulla quale era salito migliaia di volte nella sua carriera di oltre mezzo secolo. Due metri e mezzo, sufficienti per fargli battere la testa per terra, senza scampo. “È inaccettabile – tuona Eloisa Dacquino, segretaria confederale Uil Lombardia –. Ci troviamo pressoché quotidianamente a commentare accadimenti mortali le cui modalità sono le medesime di cinquant’anni fa, come le cadute dall’alto, lo schiacciamento, la mancata formazione. Infortuni mortali in cui, come nel caso odierno, a colpire oltremodo è l’età della persona deceduta”. “Serve più prevenzione e servono più controlli – aggiunge Roberto Frigerio, segretario Cisl Monza Brianza con delega a salute e sicurezza sul lavoro –. Ma il numero di ispettori è insufficiente. E la situazione peggiora in realtà molto piccole, spesso in appalto o subappalto, dove la formazione si limita spesso alla consegna di un opuscolo sulle direttive da seguire”.

Lo conferma anche Matteo Massironi, desiano, psicologo e formatore che da oltre dieci anni si occupa di sicurezza sul lavoro: “La ’vecchia guardia’, le piccole aziende e i micro-cantieri sono le tre componenti che, nell’edilizia, possono rappresentare un fattore di rischio”. “Purtroppo nell’ultima tragedia siamo di fronte a una persona di 75 anni, che è datore di lavoro di se stesso – spiega Massironi, che con i suoi progetti di Sicurezza Comportamentale e Virtul Safety Lab ha già formato oltre 5mila lavoratori con la realtà virtuale – e che, non ne abbiamo la certezza, ma potrebbe aver compiuto un’imprudenza. Nella mia esperienza ho constatato che spesso i giovani sono molto più attenti alla sicurezza. E gesti all’apparenza semplici, ripetuti tante volte, vengono fatti in automatico, magari senza imbragarsi, che è obbligatorio dai due metri in su”. Nell’edilizia “le cadute dall’alto sono il grande problema – dice l’esperto –, così come rappresentano fattori di rischio le tante piccole aziende che vi operano e i cantieri brevi, magari di uno o due giorni, nei quali si accelera tutto”.

Cilio stava lavorando alla ristrutturazione e riconversione di vecchi capannoni. In cantiere, insieme a lui, c’era solo un elettricista che ha visto l’anziano di Cusano Milanino solo quando era già a terra. Vani tutti i tentativi di salvarlo. Quello di ieri mattina è il settimo incidente mortale sul lavoro in Brianza, il terzo in meno di 14 giorni: settimana scorsa Angelo Vertemara, 67 anni, è morto schiacciato da una balla di fieno a Vimercate, il 21 agosto Hesham Moustafa Kamel Gaber, 22 anni, è morto stritolato da un compattatore di rifiuti in un’azienda di Monza.