DARIO CRIPPA
Cronaca

Monza, stretta sulla sicurezza: pattuglia fissa dei militari in centro e alla stazione

Saranno presenti tutti i giorni dalle 19 alla na di notte. Contestualmente, verranno pianificati ulteriori servizi straordinari di controllo del territorio a cura delle forze di polizia

Militari per le strade di Monza

Militari per le strade di Monza

Monza – Una pattuglia di militari fissa dalle 19 all’1 di notte in stazione e un’altra nel centro storico.

E’ questa la novità che esce dall’ultimo Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica di Monza tenutosi l’altro giorno in Prefettura. Perché se anche i reati denunciati nei primi sei mesi dell’anno sono considerati in linea con gli anni precedenti, evidentemente qualcosa bisognava fare. È stata rilevata dunque l’opportunità di aumentare l’attenzione su alcuni contesti cittadini in cui si registrano con maggiore frequenza episodi di degrado e, in taluni casi, di illegalità, di cui i rappresentanti dell’Amministrazione cittadina hanno evidenziato la capacità di ingenerare preoccupazione nella cittadinanza.

Sotto i riflettori, in particolare, l’area della stazione ferroviaria compresa tra corso Milano, i giardini di via Arosio e piazza Castello e le zone più sensibili del centro, tra largo Mazzini e via Italia, la rete di piazze del centro storico e la zona della “movida“ tra le vie che costeggiano il fiume Lambro e via Bergamo. Anche in vista dell’aumento delle ore di buio che accompagna la stagione invernale, il prefetto Patrizia Palmisani ha disposto una rimodulazione del sistema di controllo del territorio. In particolare, sarà varata una riorganizzazione dei servizi curati dai militari di ‘Strade Sicure’, che consentirà di assicurare tutti i giorni la presenza, nella fascia oraria 19-01, di una pattuglia nell’area della stazione ferroviaria e di un’altra nel centro storico.

Parallelamente, saranno pianificati ulteriori servizi straordinari di controllo del territorio a cura delle forze di polizia contro i reati predatori e in materia di stupefacenti. In queste attività potranno essere coinvolti anche ispettori dell’ATS e dell’Ispettorato territoriale del Lavoro, per rafforzare la vigilanza anche sul rispetto da parte degli esercizi pubblici ad esempio in materia di somministrazione di bevande alcoliche. Il Prefetto ha tuttavia evidenziato che “una risposta in chiave esclusivamente securitaria non sarebbe sufficiente. I fenomeni che generano insicurezza in alcuni contesti cittadini, infatti, solo talvolta assumono rilievo penale. Il contrasto al degrado, allora, richiede lo sforzo di tutte le Istituzioni». Con attenzione particolare alla cura degli arredi urbani, alla videosorveglianza e all’illuminazione pubblica”.