
Il fenomeno
Vimercate (Monza e Brianza) - I grossi marchi e l’high-tech sono una faccia della medaglia, ma dall’Emporio della Caritas la Silicon Valley brianzola sembra lontana anni luce, la vita è durissima anche nel cuore del ricco Vimercatese, dove i poveri sono in aumento. Più 20% in sei mesi, da quando in città ha aperto il nuovo negozio della Diocesi, una mano tesa verso gli ultimi, ora le famiglie che lo frequentano sono 190, 37 i piccolidi 0-3 anni che mangiano grazie ai suoi prodotti, 180 i ragazzi fra i 4 e i 17 anni, 320 gli adulti, in tutto 537 persone. C’è chi è precario, chi ha perso il lavoro, o chi ne ha uno che "non basta ad arrivare a fine mese – racconta Pinuccia Pirola, responsabile del Centro d’ascolto –. Le uscite superano le entrate nonostante entrambi nella coppia abbiano un posto: una situazione sempre più frequente". Poi ci sono le mamme sole con figli e padri separati, quando la famiglia si disgrega il conto non è solo emotivo, ma anche economico e con i pochi mezzi a disposizione sprofondare è quasi una strada obbligata. Senza reddito si saltano le rate dell’affitto o del mutuo e c’è chi rischia il tetto. Con l’inflazione che galoppa però il primo incubo da scongiurare è quello del piatto vuoto.
«Le tessere a punti per riempire il carrello sono state usate al 98%, praticamente tutte – conferma Marco Vimercati, alla guida dell’Emporio –. Il salto dai vecchi pacchi è stato notevole: oggi le persone scelgono cosa acquistare e non si trovano più con vettovaglie preconfezionate. Abbiamo restituito dignità a tutti". In poche ore una trentina di persone varcano la soglia dello store. Fra loro operai e impiegati, giovani donne, "dallo scoppio della pandemia a chiedere aiuto sono sempre più italiani. Una tendenza rimasta anche quando si è allentata la pressione del virus", raccontano i volontari". Una statistica che fra gli scaffali si può toccare con mano: il campione di clienti conferma il cambio di tendenza. Lo stereotipo dell’extracomunitario come solo bisognoso è superato. "La differenza con le grandi città è che qui la povertà è relativa: c’è una rete che interviene quando qualcuno scivola in basso", sottolinea Vimercati. Ma la sacca dell’indigenza si allarga e Caritas stringe le maglie: anche a Lesmo e Carnate sono stati aperti due empori e i numeri non sono molto diversi da Vimercate, sulla quale gravitano invece Concorezzo e Bellusco.