BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Monza, nella ricca Silicon Valley della Brianza le famiglie chiedono aiuto alla Caritas

Più 20 per cento di poveri in sei mesi. La Diocesi corre ai ripari con un emporio dove al posto del solito pacco è possibile scegliere cosa prendere gratis grazie a una tessera punti

Il fenomeno

Vimercate (Monza e Brianza) - I grossi marchi e l’high-tech sono una faccia della medaglia, ma dall’Emporio della Caritas la Silicon Valley brianzola sembra lontana anni luce, la vita è durissima anche nel cuore del ricco Vimercatese, dove i poveri sono in aumento. Più 20% in sei mesi, da quando in città ha aperto il nuovo negozio della Diocesi, una mano tesa verso gli ultimi, ora le famiglie che lo frequentano sono 190, 37 i piccolidi 0-3 anni che mangiano grazie ai suoi prodotti, 180 i ragazzi fra i 4 e i 17 anni, 320 gli adulti, in tutto 537 persone. C’è chi è precario, chi ha perso il lavoro, o chi ne ha uno che "non basta ad arrivare a fine mese – racconta Pinuccia Pirola, responsabile del Centro d’ascolto –. Le uscite superano le entrate nonostante entrambi nella coppia abbiano un posto: una situazione sempre più frequente". Poi ci sono le mamme sole con figli e padri separati, quando la famiglia si disgrega il conto non è solo emotivo, ma anche economico e con i pochi mezzi a disposizione sprofondare è quasi una strada obbligata. Senza reddito si saltano le rate dell’affitto o del mutuo e c’è chi rischia il tetto. Con l’inflazione che galoppa però il primo incubo da scongiurare è quello del piatto vuoto.

«Le tessere a punti per riempire il carrello sono state usate al 98%, praticamente tutte – conferma Marco Vimercati, alla guida dell’Emporio –. Il salto dai vecchi pacchi è stato notevole: oggi le persone scelgono cosa acquistare e non si trovano più con vettovaglie preconfezionate. Abbiamo restituito dignità a tutti". In poche ore una trentina di persone varcano la soglia dello store. Fra loro operai e impiegati, giovani donne, "dallo scoppio della pandemia a chiedere aiuto sono sempre più italiani. Una tendenza rimasta anche quando si è allentata la pressione del virus", raccontano i volontari". Una statistica che fra gli scaffali si può toccare con mano: il campione di clienti conferma il cambio di tendenza. Lo stereotipo dell’extracomunitario come solo bisognoso è superato. "La differenza con le grandi città è che qui la povertà è relativa: c’è una rete che interviene quando qualcuno scivola in basso", sottolinea Vimercati. Ma la sacca dell’indigenza si allarga e Caritas stringe le maglie: anche a Lesmo e Carnate sono stati aperti due empori e i numeri non sono molto diversi da Vimercate, sulla quale gravitano invece Concorezzo e Bellusco.