STEFANIA TOTARO
Cronaca

Soccorsi straordinari Più di 300 interventi dei vigili del fuoco Giardini ancora chiusi

All’indomani della richiesta dello stato d’emergenza per calamità naturale si lavora per ripristinare le condizioni di sicurezza, Monza la più colpita.

Soccorsi straordinari Più di 300 interventi dei vigili del fuoco Giardini ancora chiusi

di Stefania Totaro

Più di 300 interventi, la più colpita Monza, per cui è partita la richiesta di attivazione dello stato di emergenza per calamità naturale. A due giorni dai violenti nubifragi che si sono abbattuti sul territorio brianzolo con forti raffiche di vento e abbondanti precipitazioni miste a grandine, i vigili del fuoco del comando di Monza e Brianza stilano un bilancio.

La maggior parte delle richieste di intervento ha riguardato alberi o rami pericolanti (108 interventi) o la rimozione e verifica strutturale di elementi costruttivi pericolanti (106 interventi). A questa tipologia di intervento si aggiungono le richieste per danni d’acqua (24) e per soccorso a persone (23).

La maggior parte delle richieste è arrivata dal territorio del Comune di Monza (154 richieste) che si conferma essere il più colpito; 28 gli interventi effettuati nel Comune di Seregno, 19 a Brugherio, 18 e Limbiate, 12 a Desio e 10 a Nova Milanese. Ben 115 tra vigili del fuoco, capisquadra e capi reparto, ispettori e funzionari permanenti e volontari si sono alternati tra venerdì e sabato scorsi e hanno lavorato ininterrottamente per far fronte alle richieste di intervento.

Sul territorio sono state inviate 14 autopompe, 3 autobotti, 2 autoscale, 1 piattaforma aerea di elevazione, 7 fuoristrada e altri automezzi a supporto. Il comando dei vigili del fuoco di Monza ha dovuto richiedere, per la gestione delle emergenze e per le esigenze logistiche delle squadre al lavoro, un carro di unità di comando locale inviato dal comando di como e posizionato in via Marsala per fare da punto di riferimento, alleggerendo il lavoro della sala operativa di via Mauri, dove il centralino non ha mai smesso di ricevere chiamate dai cittadini danneggiati dal nubifragio. Utilizzate anche tecniche del genere nucleare, batteriologico chimico e radiologico per la presunta presenza di amianto all’interno di alcuni materiali recuperati. Intanto sabato, con una nota indirizzata al presidente di Regione Lombardia e all’assessore Romano la Russa, il sindaco di Monza Paolo Pilotto ha chiesto l’attivazione dello stato di emergenza per calamità naturale con diversi danni: cadute di innumerevoli alberi, interruzioni di erogazione di corrente elettrica, danneggiamento di immobili e autoveicoli, smantellamento delle coperture di edifici pubblici e privati, nonché i danni all’enorme valore ambientale e paesaggistico all’interno del compendio del Parco e della Villa Reale, che sono ancora in via di censimento.

Intanto il Comune fa sapere che proseguirà per tutta la prossima settimana la chiusura al traffico dell’area compresa tra via Goldoni, Calatafimi e Marsala. Grazie alle ricognizioni effettuate con l’ausilio di droni è emerso, infatti, che permangono nelle aree private e sui balconi degli edifici alcuni residui del tetto scoperchiatosi venerdì sera che conteneva fibre di eternit. Le operazioni di pulizia e rimozione, sotto la supervisione di ATS Brianza, saranno eseguite da un’azienda specializzata che - adottando i dispositivi necessari - provvederà alla piena bonifica della zona entro la settimana. Istruzioni precise saranno fornite ai residenti nelle prossime ore per adottare i comportamenti più idonei durante l’operazione. Si sta lavorando per riuscire a riaprire il Parco a partire da oggi a mezzogiorno. Resteranno chiusi, invece, i Giardini Reali, dove gli interventi di rimozione di rami e piante proseguiranno presumibilmente fino a mercoledì. Oggi, appena le condizioni di sicurezza lo consentiranno, le altre aree verdi saranno progressivamente riaperte cosi come i due cimiteri.