BARBARA CALDEROLA
Cronaca

St, futuro sempre più nero, il piano industriale fa paura. Fiom: "A rischio mille posti"

Il vertice al Ministero non ha dato garanzie, i dipendenti restano in bilico. E la Regione riconvoca subito il colosso per cercare di fare chiarezza. Il segretario della Fim Cisl: ancora troppe nubi sullo stabilmento di via Olivetti

Il vertice al Ministero non ha dato garanzie, i dipendenti restano in bilico. E la Regione riconvoca subito il colosso per cercare di fare chiarezza. Il segretario della Fim Cisl: ancora troppe nubi sullo stabilmento di via Olivetti.

Il vertice al Ministero non ha dato garanzie, i dipendenti restano in bilico. E la Regione riconvoca subito il colosso per cercare di fare chiarezza. Il segretario della Fim Cisl: ancora troppe nubi sullo stabilmento di via Olivetti.

Agrate (Monza e Brianza) – Un piano industriale che non convince i sindacati e neppure la Regione, che riconvoca St per mettere a fuoco il futuro di Agrate. Ieri, il primo incontro al Mimit fra il colosso del chip e Fim, Fiom e Uilm sulla crisi e il programma di contenimento della spesa annunciato a fine 2024 dai manager. Una situazione delicata tra conferma degli investimenti in Italia, 4 miliardi dei 6,5 previsti in Europa, dei quali 1,4 su Agrate, e "timori reali di ripercussioni di tutta questa situazione sui livelli occupazionali nel sito brianzolo". Fiom calcola l’impatto "della chiusura e ridimensionamento delle linee che mettono a rischio più di 1.000 posti in via Olivetti, un terzo degli 2.800 esuberi totali annunciati dall’azienda nel mondo".

Il tavolo "addensa nuove nubi sul polo di via Olivetti – aggiunge Enrico Vacca, segretario provinciale di Fim Cisl - l’impegno espresso dal Ministero di voler costruire un protocollo condiviso tra governo, azienda e parti sociali è un aspetto importante e positivo, ma non cancella assolutamente le preoccupazioni dei lavoratori di Agrate". Uilm si è riservata di esprimere un giudizio dopo alcuni approfondimenti. "Il piano industriale presentato da St non ha fornito sufficienti garanzie sul futuro del polo agratese, che deve restare centrale e strategico per le prospettive di sviluppo della società", sottolinea, invece, Guido Guidesi, assessore regionale allo Sviluppo spiegando le ragioni "dell’incontro straordinario" al quale a giorni siederà attorno al tavolo con vertici aziendali e sindacati.

"L’obiettivo - aggiunge - è fare chiarezza sul sito, dove lavorano migliaia di persone esprimendo competenze e professionalità in un ambito strategico come quello della microelettronica". Il Gruppo ha sottolineato che le "uscite saranno volontarie, insieme al naturale turnover". "La ricerca e lo sviluppo, la progettazione e la produzione in grandi volumi in Italia e in Francia continueranno a essere centrali per le nostre attività operative globali e saranno rafforzate attraverso investimenti pianificati in tecnologie mainstream", sottolinea il ceo Jean Marc Chery. Si riparte dai conti: nel 2024 la multinazionale italo-francese ha registrato 1,5 miliardi di utili, in calo del 63% rispetto al 2023 e ricavi ridotti di più del 23%. Per il 2025 si prospetta un’altra sforbiciata.