di Stefania Totaro
Dimezzata in appello la condanna per stalking giudiziario per l’avvocato Davide Palmieri. Il legale 57enne del Foro di Monza era stato condannato dal Tribunale a 4 anni di reclusione e al risarcimento dei danni a un ex cliente, l’imprenditore bergamasco Antonio Unito e alla sua famiglia. Ieri invece la Corte di Appello di Milano ha inflitto 2 anni di reclusione all’imputato per stalking giudiziario, ma lo ha assolto per la stessa accusa formulata nei confronti della moglie di Antonio Unito e dei due figli della donna. La Procura generale aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado al processo davanti ai giudici milanesi e alla lettura della sentenza ha annunciato la sua intenzione di presentare ricorso in Cassazione. Così come hanno intenzione di fare i difensori di parte civile, tra cui l’avvocato Maurizio Bono. Secondo l’accusa, "con il ricorso sistematico e strumentale ad incessanti e infondate azioni giudiziarie", è l’ipotesi di reato di atti persecutori, l’avvocato "arrecava molestie ai predetti, costringendoli a modificare le loro abitudini di vita ed esponendoli a continue spese processuali e a gravi ricadute sul piano dell’immagine professionale e personale".
Dal canto suo, Palmieri sostiene di non essere stato pagato per le sue pratiche e non si è mai fermato nel suo proposito di continuare a inondare di chiamate in causa, ricorsi e contro ricorsi l’imprenditore. Nei confronti del legale pendono altre due accuse di stalking giudiziario maturato in periodi posteriori a quello per cui Palmieri ha ricevuto la condanna. Domani è prevista l’udienza preliminare per il terzo presunto stalking.