Da 29 anni vive e guarda la vita dalla sua sedia a rotelle. Non avrebbe mai pensato 52 anni fa di festeggiare il suo compleanno da quella ‘postazione’, ma oggi lo racconta con il sorriso, invitando i giovani ad amare e a rispettare la loro vita. Doppio compleanno ravvicinato per Alessio Tavecchio, il monzese nato il 7 dicembre 1970, e che il 5 dicembre 1993 dovette subire una drammatica svolta nella vita. Impossibile per Alessio e per i suoi cari dimenticare quel giorno.
Lui, felice a bordo della sua moto, alla vigilia del suo compleanno stava percorrendo le vie di Monza quando ha avuto un drammatico incidente. La corsa in ospedale in condizioni disperate, il coma durato 8 giorni e poi il risveglio e il dover guardare in faccia la dura realtà: per lui non sarebbe più stato come prima. Una lesione irreversibile al midollo spinale e la certezza che non avrebbe più potuto rialzarsi e camminare.
Chi lo conosce sa che per lui non sono stati anni semplici: non sono mancati momenti di sconforto e di rabbia, ma Alessio ha avuto la tenacia e la forza di guardare avanti e di ricominciare. "Ho vissuto una vita straordinaria – racconta nel video realizzato per il 29esimo anniversario di quel drammatico incidente –. Ho realizzato i miei sogni e anche di più. Poi abbasso lo sguardo e vedo che sono su una sedia a rotelle. Quando ero in piedi questo entusiasmo e questa voglia di vivere, questi valori e questa energia non c’erano. I sogni mi hanno portato fino qua e adesso ho un altro sogno da realizzare". Oggi Alessio è felice: è sposato, è papà di 2 bambine, continua ad andare nelle scuole di tutta Italia a raccontare la sua storia invitando i giovani a rispettare il codice della strada, ad amare la vita. E dopo aver celebrato i 29 anni di quella sua seconda vita, ieri 7 dicembre ha spento le 52 candeline circondato dagli studenti della scuola media di Somma Lombardo in provincia di Varese.
"È bello festeggiare il compleanno circondato dai giovani – racconta ancora –. Quei giovani che mi hanno permesso di ritrovare una voglia di vivere ancora più grande, quei giovani sui quali scommetto tutto per un mondo migliore, quei giovani che mi hanno insegnato cosa significa ‘con gli altri, per gli altri, in mezzo agli altri". Nel frattempo è impegnato nella raccolta fondi per la realizzazione del suo grande progetto: l’AgriParcoHub a Monza, in via Papini.
«Purtroppo la burocrazia ha i suoi tempi – spiega –. Continua senza sosta la raccolta fondi, ma nel frattempo dobbiamo aspettare tutti i via libera. Ma ci siamo quasi". Un progetto unico nel suo genere quello del centro polifunzionale dove ci sono ristorante, scuola di cucina, laboratori, wine-school e sala polivalente. Il tutto super green ed inclusivo.