MARCO GALVANI
Cronaca

Il 'vocione' del leghista, l'avvocata e la rivincita di Silvio: brianzoli in Parlamento

Chi sono i deputati e i senatori del territorio arrivati a Roma

Silvio Berlusconi a Palazzo Madama

Quattro volte premier, protagonista di una parabola che ha segnato tra alti e bassi quasi trent’anni di politica italiana, Silvio Berlusconi è tornato a Palazzo Madama. Come il suo Monza che ha riportato in Serie A insieme al suo amico Adriano Galliani. Un ritorno che una sua, personale, rivincita verso il Senato che nel 2013 decise la sua decadenza per effetto della legge Severino, dopo i 4 anni di condanna per frode fiscale nel processo sulla compravendita dei diritti Mediaset che l’ex cavaliere scontò ai servizi sociali. "Deluso", certo, per le scelte sui nomi dei ministri, ma "leali al governo Meloni".

Come hanno promesso anche gli altri brianzoli eletti tra le fila del centrodestra. A cominciare dal leghista Andrea Crippa, classe 1986, già deputato nella precedente legislatura e attualmente membro della segreteria di Salvini. "Siamo il collante della coalizione non la spina nel fianco", ha confermato Massimiliano Romeo, nuovamente acclamato alla guida dei senatori della Lega dopo aver stravinto nel collegio uninominale Lombardia 01 (Varese) con il 53,55%, più del doppio rispetto all’avversario del centrosinistra Orlando Vivaldo Rinaldi (23,73%). Monzese, moglie sindaca leghista a Lentate sul Seveso e una vita nel Carroccio, dove è entrato nel dicembre del 1992 percorrendo l’intero cursus honorum - consigliere comunale d’opposizione prima, poi assessore e infine capogruppo di maggioranza in Regione -, sul suo conto, ha riconosciuto lui stesso al suo primo mandato, "circola una battuta: dicono che mi hanno scelto perché ho la voce grossa, e questo serve per comunicare a Palazzo Madama".

Ruolo di primo piano per la Brianza anche all’interno della squadra di Governo con la nomina di Paola Frassinetti, avvocata civilista, volto noto di Fratelli d’Italia, già portavoce del partito in Lombardia, responsabile del dipartimento istruzione di FdI e deputata eletta nel collegio uninominale di Monza, a sottosegretaria a Istruzione e merito. "È giunta l’ora di sostenere gli studenti meritevoli, anche quelli appartenenti a ceti non abbienti o che non hanno una famiglia alle spalle – le parole della neo sottosegretaria –. Giovani che grazie alla loro preparazione possono avere un ruolo importante nella società. I giovani meritevoli vanno supportati, credo che vadano aiutati: questo è il senso del ‘merito’ che il Governo ha voluto introdurre già nel nome del dicastero". E poi c’è il progetto ambizioso di istituire il liceo del made in Italy "a cui tiene particolarmente la premier Giorgia Meloni: è un liceo che dovrebbe formare i giovani da inserire in settori della nostra economia che rischiano di sparire, rilanciando allo stesso tempo il cosiddetto ‘marchio Italia’ che da sempre è sinonimo di qualità".

Sulle spalle "sento un grande senso di responsabilità verso gli italiani perché la situazione è molto complessa e noi vogliamo impegnarci subito per risollevare l’Italia, soprattutto per aiutare i nostri connazionale in difficoltà. L’istruzione sarà il fulcro del programma, a partire dalla stabilizzazione del corpo docente, il cui ruolo sarà valorizzato attraverso un aggiornamento continuo e il progressivo allineamento degli stipendi alla media europea. Per questo metteremo in campo iniziative di contrasto al precariato storico e alla discontinuità didattica, che tanti problemi crea sia alla formazione degli studenti sia all’organizzazione della vita degli insegnanti".

Con loro Fabrizio Sala che da assessore regionale della Lombardia è passato alla Camera dei deputati.