ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Strappo politico. Venti municipi senza striscioni

Il Pd attacca le amministrazioni di centrodestra. Il sindaco Pilotto invita a ritrovare l’unità.

La manifestazione in piazza Trento e Trieste a Monza con il sindaco Paolo Pilotto in prima fila

La manifestazione in piazza Trento e Trieste a Monza con il sindaco Paolo Pilotto in prima fila

La scelta di una parte dei Comuni brianzoli di celebrarre il 25 Aprile in tono dimesso, nonostante l’80° anniversario, ha sollevato indignazione da parte del centrosinistra. A iniziare dal segretario provinciale del Pd, Lorenzo Sala, che nei giorni scorsi ha attaccato la decisione di 20 Comuni amministrati dal centrodestra di non esporre lo striscione proposto dall’Anpi.

Questo già prima che il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci invitasse alla sobrietà vista la coincidenza con i giorni di lutto per la scomparsa di Papa Francesco. "È inaccettabile vedere amministrazioni comunali della nostra provincia non esporre lo striscione che l’Anpi ha proposto ad ogni Comune – scrive Sala –. Questo striscione, privo di loghi e simboli, semplicemente recita: “1945-2025 80° Anniversario della Liberazione“. Sono ben 20 comuni in Brianza (Aicurzio, Besana, Biassono, Bovisio, Briosco, Cogliate, Concorezzo, Giussano, Lazzate, Lentate sul Seveso, Lissone, Macherio, Mezzago, Misinto, Muggiò, Renate, Roncello, Seveso, Sovico e Vedano) e tutti di centrodestra a non averlo fatto – prosegue –, ma non solo, alcuni di questi hanno deciso persino di non includere e invitare l’Anpi alle celebrazioni della Liberazione che hanno organizzato. È una vergogna". Stempera le polemiche il sindaco di Monza Paolo Pilotto, che sollecita tutte le forze politiche a trovare unità nelle celebrazioni del 25 Aprile. "Alcuni Comuni possono avere avuto qualche piccolo intoppo formale e altri potrebbero aver detto no perché non si sono resi conto che quella dello striscione è una comunicazione neutra – dichiara il sindaco di Monza –. In ogni caso penso che dovremmo lavorare insieme, senza polemiche, per questa festa così importante che nasce dal dolore".

Anche nel suo lungo discorso istituzionale il sindaco si è richiamato alle convergenze tra persone con idee politiche diverse, che ha permesso la ricostruzione dell’Italia dopo la Resistenza. Questo dalla scelta della Repubblica alla Costituzione, frutto della "fatica e il successo della convergenza di pensieri tra loro diversi, da quello liberale a quello della sinistra storica, passando attraverso quello ispirato dal cristianesimo".

E poi l’operato di Alcide De Gasperi che portò con quei valori credibilità all’Italia alla conferenza di pace di Parigi del 10 agosto 1946. Fino in ultimo a citare Papa Francesco, e i suoi inviti "al rispetto delle persone, alla solidarietà tra i popoli e alla pace".

A.S.