STEFANIA TOTARO
Cronaca

Stritolato dal compattatore dei rifiuti. Moustafa, la verità in una telecamera

La Procura ha chiesto di acquisire i filmati di uno degli apparecchi all’interno della ditta Corioni

Stritolato dal compattatore dei rifiuti. Moustafa, la verità in una telecamera

I soccorsi si sono rivelati inutili alla ditta Corioni al confine fra Monza e Cinisello

Una telecamera interna potrebbe aiutare a capire perché la scorsa settimana è morto stritolato nel compattatore il 22enne egiziano Moustafa Kamel Hesham Gaber.

La Procura di Monza ha chiesto di acquisire i filmati di uno degli apparecchi del sistema di riprese posizionati nell’azienda Corioni srl, ditta monzese specializzata in servizi ambientali e in particolare nel trattamento dei rifiuti, che una settimana fa è stata teatro della tragedia di una giovanissima vita spezzata sul lavoro.

La videocamera punta sulla zona dell’infortunio mortale e si spera che possa avere inquadrato proprio i tremendi attimi in cui Moustafa Kamel, pochi minuti prima delle 16, mentre lavava il macchinario, è stato risucchiato dal nastro trasportatore ed è stato stritolato.

E svelare come mai il compattatore, che per le pulizie doveva essere fermo, si sarebbe invece rimesso in funzione non lasciando scampo al 22enne.

Il procuratore monzese Claudio Gittardi e il sostituto procuratore Carlo Cinque, che hanno già aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, attendono le relazioni degli investigatori e dei tecnici dell’Ats di Monza e Brianza, che comprenderanno anche la visione dei filmati, prima di decidere se disporre una perizia tecnica che possa fare luce sul funzionamento del macchinario e su cause e dinamica dell’incidente sul lavoro.

Nel registro degli indagati sono finiti per il momento come atto formale il responsabile della sicurezza nell’azienda e il legale rappresentante dell’azienda, mentre il titolare ha dovuto tornare di fretta dagli Stati Uniti.

Bisognerà capire se tutte le procedure di sicurezza previste fossero state adottate, il medico legale ha già eseguito un approfondito sopralluogo al momento del fatto ed è già stata disposta l’autopsia.

Moustafa Kamel viveva a Cinisello Balsamo ed era felice dopo aver ottenuto alla fine di giugno un contratto di lavoro interinale, somministrato dall’agenzia Lavoro Group di Milano per andare a fare le sostituzioni estive alla Corioni.

Ogni giorno si spostava in motorino dall’hinterland alla ditta monzese.

Era contento perché aveva ottenuto il posto di lavoro, indispensabile per avere il permesso di soggiorno.