BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Sull’Adda il ponte della mobilità soft

Battesimo al Pirellone per la nuova passerella ciclopedonale Cornate-Bottanuco da 3,3 milioni

di Barbara Calderola

Battesimo al Pirellone per la nuova passerella ciclopedonale sull’Adda Cornate-Bottanuco curata dal Parco Adda Nord.

Versione aggiornata del vecchio passaggio Brianza-Bergamasca che attraccava a Suisio. Costo: 3 milioni 300mila euro finanziati con il contributo del Consorzio Bim di Bergamo.

"È il tassello di pregio del sistema di mobilità dolce che sta venendo alla luce nell’Isola bergamasca – ha spiegato nella relazione Claudia Maria Terzi, assessora regionale ai Trasporti – ci permette di rivolgere lo sguardo verso Monza".

Un sogno accarezzato da tanto e sostenuto dai comuni in trasferta a Milano per assistere alla presentazione del piano di fattibilità dell’opera.

"Torniamo a collegare tesori e territori da una sponda all’altra – dice Giuseppe Felice Colombo, primo cittadino cornatese –. Superiamo così la divisione che il fiume ha sempre rappresentato nella storia e che sarà ricucita da questa infrastruttura, parte integrante di una rete di chilometri di ciclabili sempre più amate e sempre più utilizzate dalla gente".

Una spinta "anche al turismo dolce e rilassante a pochi passi dalle città che ci caratterizza. A Cornate e dintorni si potranno godere geniali opere dell’uomo, come le nostre centrali Bertini ed Esterle già vistate ogni anno da un esercito di curiosi, navigli e santuari". Per tutte le mete un pubblico che il nuovo trait’ d’union farà senz’altro crescere.

Il "corridoio" individuato dai progettisti nel quale costruire il nastro in calcestruzzo parte in città dall’ultima buca del Golf Villa Paradiso e approda a Prà, frazione di Bottanuco.

"L’obiettivo è unire la battutissima ciclabile dell’Adda alla nascente Ciclovia dell’Isola. Ma senza i 105 metri del nuovo ponte in acciaio, largo 5 metri, peso 140 tonnellate, sarebbe stato impossibile. Sotto gli archi calandrati si passerà solo a piedi o in sella. "L’iter procede come nei piani – spiega Francesca Rota, presidente del Parco -. L’opera rispetta gli equilibri che un’area protetta e ad alto tasso di naturalità esige ed è frutto della cooperazione tra enti diversi: risponde a una domanda crescente di mobilità dolce".

"L’idea di collegare le due rive del fiume è certamente ambiziosa e tuttavia siamo convinti sia alla nostra portata – chiarisce Rossano Pirola, primo cittadino di Bottanuco –. La nuova passerella consentirà di cogliere tutte le potenzialità e i benefici che il cammino e l’uso della bicicletta hanno espresso negli ultimi anni: transizione verso il sostenibile, riduzione del traffico e del consumo di carburanti con miglioramento della qualità dell’aria, aumento del benessere e riduzione delle spese sanitarie".