Nuova vita, dopo un decennio di abbandono, per l’ex Consorzio Agrario di via Sabotino? La strada è ancora lunga, ma ora è stato siglato un passaggio importante in questa direzione.
Che è stato comunicato dall’Amministrazione comunale durante l’ultimo consiglio comunale, a seguito di una interrogazione del Pd.
"L’edificio è stato venduto e ha una nuova proprietà – ha detto il sindaco Simone Gargiulo – intenzionata a farlo rinascere". Chi sia l’acquirente non è ancora noto, anche perché l’operazione è piuttosto delicata. Come lo è il piano di riqualificazione, per una struttura enorme, abbandonata a se stessa da un decennio, dopo il fallimento del Consorzio Agrario delle province di Milano, Lodi e Brianza.
Si tratta di un’area di 33mila metri quadrati, con dentro un edificio di oltre 4.300 metri quadrati di superficie, su due piani. Dal valore stimato di circa un milione di euro. Una struttura dal valore storico, non a caso censita sia sul sito dei Beni Culturali di Regione Lombardia che su quello del Ministero dei Beni Culturali. Sotto la sorveglianza, quindi, della Soprintendenza. "È un edificio che comporta dei rischi per il vicinato per la sua precarietà statica – ha detto l’ex sindaco Roberto Corti in aula – ma anche problemi biologici, visto che è stato infestato da piccioni e altri animali. Chiediamo quindi di capire cosa ne sarà".
La replica, con le novità, è arrivata in tandem dal sindaco e dall’assessora all’urbanistica Cristina Riboldi: "Il manufatto è catalogato tra quelli di alta qualità architettonica – ha spiegato quest’ultima – dopo il passaggio di proprietà adesso i tecnici incaricati stanno effettuando le loro verifiche in merito al recupero funzionale. La riqualificazione avrà sicuramente delle criticità, legate in primo luogo all’anzianità della costruzione, da parte nostra dialogheremo con la proprietà per un progetto che si sposi con la vicina metrotranvia e abbia un impatto culturale, sociale e ambientale, oltre che economico".
Non è ancora chiaro quindi quale potrà essere la destinazione finale, ma viste le dimensioni e la zona nevralgica, potrebbe diventare un grande valore aggiunto per la città. "Di recente – ha detto il sindaco – ho firmato l’ordinanza che ha imposto ai proprietari di ripulire dentro e fuori la struttura, in modo da riportare condizioni di igiene e decoro". Si tratta di una delle 13 unità immobiliari che erano di proprietà del Consorzio Agrario, fondato nel 1902, e che nel 2013 è fallito. Per qualche tempo, a Desio si è svolto un mercato di Coldiretti nel cortile, con prodotti a chilometro zero.