REDAZIONE MONZA BRIANZA

Tallio, arrestato nipote vittime: "Si era isolato da tutti, segue una specie di setta"

Il 27enne si era isolato dagli affetti famigliari: aveva lasciato lavoro e passava il tempo al pc. La madre: "Segue una nuova religione"

Le vittime del tallio, da sinistra: Maria Gioia Pittana, Giovanni e Patrizia Del Zotto

Nova Milanese (Monza e Brianza), 7 dicembre 2017 - Clamorosa svolta nel giallo del tallio (Che cos'è il tallio - SCHEDA): i carabinieri hanno arrestato il nipote delle vittime, Mattia Del Zotto, 27 anni. Il giovane, accusato dell'omicidio dei nonni e di una zia mediante somministrazione premeditata di tallio, al momento dell'arresto ha detto ai carabinieri "l'ho fatto per punire soggetti impuri e non voglio collaborare". Il giovane è accusato anche del tentato omicidio di ulteriori 5 persone: i due nonni materni, il marito della zia deceduta, un'altra zia e la badante dei nonni paterni. Le indagini hanno subito una svolta a seguito del decesso dei nonni paterni a seguito della quale i carabinieri hanno effettuato una perquisizione domiciliare anche presso l'abitazione del giovane. 

 Milano, avvelenati con il tallio (La Presse)
Milano, avvelenati con il tallio (La Presse)
Le confezioni di tallio trovate e sequestrate in casa del giovane
Le confezioni di tallio trovate e sequestrate in casa del giovane

Secondo il racconto della madre, Mattia aveva smesso di andare in palestra, non usciva più dalla sua camera dove trascorreva tanto tempo al computer "in cerca di lavoro", era diventato silenzioso, rigido e schivo persino con i suoi familiari. E poi odiava guidare e salire sui mezzi pubblici lo innervosiva perché "pieni di gente che bestemmia", dalla sua camera aveva eliminato tutti gli oggetti superflui ed era diventato maniaco della pulizia. Sua madre Cristina, come ha detto agli investigatori, crede che sia entrato in una setta, e che "il suo nuovo stile di vita, a suo dire, è ispirato a un gruppo che si chiama 'Concilio Vaticano II'".

"ATTEGGIAMENTO MANIACALE" - La mamma del giovane ha messo a verbale che lei e il marito avevano un rapporto difficile con il figlio che da qualche tempo aveva cominciato ad avere un "atteggiamento maniacale", in relazione alla sistemazione dei vari oggetti nella sua camera da letto, "ha tolto tutto lasciando le cose per lui essenziali", come i vestiti - nella quale durante l'inverno "vuole il termosifone spento" e in estate "le finestre obbligatoriamente chiuse (...) sostenendo sempre che 'con poco si vive'". Era contro l'uso del telecomando, si alzava ogni volta per cambiare canale, doveva staccare le prese di ogni oggetto elettronico che usava, non voleva spendere soldi e non ne chiedeva ai genitori, anche se sul suo conto poteva avere qualcosa che aveva guadagnato durante i suoi precedenti lavori. Inoltre non gradiva la tv in camera e cambiava canale ogni volta che vedeva una pubblicità. Inoltre aveva smesso di mangiare dolci e bere alcolici perché secondo il suo nuovo stile di vita bisognava assumere solo quello che è "essenziale".