MARCO GALVANI
Cronaca

Tamponi Covid Monza, tutti in coda al drive through di viale Stucchi

Punto tamponi a pieno regime. Casazza, direttore Asst , sta ragionando col sindaco su eventuali soluzioni alternative al centro

Code

Monza - I più temerari si mettono in coda davanti al cancello quando è ancora buio. Intorno alle 6 arrivano i primi. Un paio d’ore prima che il punto tamponi apra. "Qua se non arrivi all’alba rischi di stare in coda per ore", giustifica la levataccia un brianzolo che, nonostante la sveglia militare, ha già una manciata di auto davanti a sé. E’ solo l’inizio di una lunga giornata al drive through di viale Stucchi. Dai giorni più duri della pandemia non ha mai smesso di funzionare. Un’area strategica, messa a disposizione dal privato che l’aveva appena acquistata dal Comune. Sarà così sino a fine marzo, poi "vedremo. Dipende da come evolverà la situazione e quali saranno le disposizioni adottate dal Governo", chiarisce il direttore dell’Asst Monza, Silvano Casazza. Che, comunque, ha già iniziato a ragionare con il sindaco Dario Allevi eventuali soluzioni alternative al piazzale dell’ex fiera qualora ce ne fosse bisogno. Per ora "il punto tamponi funziona a pieno regime", sei giorni su sette, dal mattino fino a metà pomeriggio.

E’ una processione continua. Nelle scorse settimane preso d’assalto anche da chi non aveva prenotazione né prescrizione del proprio medico o pediatra di famiglia. Fino a qualche giorno fa erano un terzo di chi si presentava. Ora la situazione è migliorata. Ma la coda c’è sempre. Il piazzale interno al drive through è sempre pieno e all’esterno, incolonnate sulla corsia di emergenza lungo viale Stucchi, la coda arriva anche a superare il chilometro di lunghezza. Tanto che alla rotonda del cimitero è spesso necessaria la presenza di una pattuglia della polizia locale per evitare di intasare la ‘tangenziale’ di Monza.

All’ingresso del punto tamponi, una squadra di volontari delle associazioni di protezione civile che filtra gli accessi. Lì possono entrare "solo i cittadini sintomatici con prenotazione del medico di famiglia o di Ats oppure con la ricetta del proprio medico, chi è a fine isolamento (guarigione) con la prenotazione effettuata dall’Ats o esibendo il provvedimento di isolamento inviato dall’Ats e chi rientra dall’estero con la prenotazione dell’Agenzia di tutela della salute o con il provvedimento di quarantena arrivato da Ats". Mentre "i casi di contatti stretti e sorveglianza scuole devono recarsi esclusivamente presso le farmacie (con stampa del provvedimento inviato da Ats)".

«Arrivano persone anche da fuori provincia, ogni giorno vengono effettuati tra i 1.500 e i duemila tamponi – fa il punto Casazza -. Oltre a questa attività vanno aggiunti il monitoraggio quotidiano dei dipendenti del San Gerardo e tutti i tamponi che ci arrivano dalle Rsa del territorio". Al ‘fronte’, sei infermieri dell’Asst Monza che sfidano il freddo, lo stress e spesso l’insofferenza degli utenti in coda. Due file, meno di un minuto a tampone, i dati da inserire e via, avanti un altro. Lavorano bardati dalla testa ai piedi, cappello di lana, guanti, sciarpa e mascherina sempre indossati. C’è pure chi si lamenta se uno di loro, a turno, si assenta per una pausa. Ma "in generale la situazione è sotto controllo". E anche oggi si ricomincia. Sulla seconda linea del fronte dopo quella in ospedale. Finché non si allentano i contagi: nelle ultime 24 ore in Brianza si sono registrati 4.890 nuovi positivi, di cui 532 nella sola città di Monza.