
L’importante sarà mantenere condizioni di decoro e non intralciare il passaggio
Desio (Monza e Brianza) 10 giugno 2020 - Scongiurare il pericolo che il lockdown abbia rappresentato il “colpo mortale“ per tanti bar, ristoranti, gelaterie e locali pubblici che già magari non navigavano nell’oro. Farlo secondo quello che prevedono i decreti ministeriali, ma in questo caso anche con ulteriori agevolazioni, in particolare sotto il profilo della tempistica e dello snellimento della burocrazia. Facendo guadagnare quindi in pazienza, in tempo e in spazio: per 75 metri quadri, nello specifico.
È quanto ha deciso di fare l’Amministrazione Comunale per andare incontro alle difficoltà dei locali cittadini. Autorizzando l’ampliamento "su strada" e nello spazio pubblico antistante, per 75 metri quadrati, dove sistemare tavolini, ombrelloni, pedane, dehors, arredo urbano e quant’altro di facilmente asportabile, per accogliere in sicurezza i propri clienti. Andando quindi a recuperare i posti e i "coperti" persi negli spazi già di propria pertinenza a causa del distanziamento sociale.
Il tutto senza il pagamento della relativa tassa, la Tosap. E fino al 31 dicembre, anziché al limite prefigurato dal Governo del 31 ottobre. "Si tratta di concessioni in via straordinaria e temporanea - sottolinea il Comune nell’apposita delibera -, da poter ottenere con una procedura semplificata e urgente, attraverso una mail". "Le misure restrittive - spiega la Giunta - hanno determinato, durante il periodo di chiusura obbligata, gravi e rilevanti effetti negativi sul tessuto socio-economico nazionale e cittadino e hanno impattato sull’intero ciclo economico con pesanti ripercussioni sulle famiglie e sull’intero sistema produttivo cittadino. In tale fase dell’emergenza risulta quindi necessario dare impulso alle attività di somministrazione e ristorazione della città, anche al fine di scongiurare una inesorabile recessione del sistema economico locale, favorendo la ripresa dell’economia locale". Da qui la nuova opportunità di ampliarsi, anche se, evidenzia il Comune, "occorre anche garantire il decoro delle pubbliche piazze, vie, strade e spazi urbani", tutto deve essere quindi a misura, funzionale ed estetica.
Sarà possibile "estendere le occupazioni anche sul fronte di locali limitrofi inattivi, ovvero, per quelli attivi, a condizione che vi sia l’assenso del titolare dell’attività, fermo restando l’obbligo di lasciare liberi gli accessi, sia pedonali che carrabili". "Sicuramente è una cosa positiva e utile, recuperare dei posti a sedere con 4 o 5 tavoli che si perdono all’interno – dice Mirko Cellamare, che gestisce un bar in via Olmetto in pieno centro – e senza pagare la tassa. C’è da tenere presente però che non tutti possono farlo, io ad esempio davanti ho proprio la strada. Apprezzo lo sforzo, poi c’è da dire che in questo momento tutti hanno bisogno di liquidità. Una mia parente ha un negozio sul Lago Maggiore e lì il Comune ha stanziato dei soldi a fondo perduto: chiaro che non tutti i Comuni possono permetterselo".