
L'idea è espandere la rete dei Patti digitali è diffusa in Italia
CONCOREZZO – Smartphone e bambini: TikTok, Google, Agcom e Bicocca scrivono i patti digitali con le famiglie di Concorezzo. Giovedì l’appuntamento con gli esperti, l’università e il regolatore, l’Autorità per la garanzia nelle Comunicazioni in città per l’occasione. “Un convegno di caratura nazionale sull’educazione tecnologica dei nostri figli – dice il sindaco Mauro Capitanio –. Avere tanti attori della materia seduti allo stesso tavolo è un’opportunità unica e preziosa per i genitori alla ricerca di informazioni, consigli e strumenti concreti per gestire con consapevolezza le richieste dei ragazzi su social e cellulare”.
L’obiettivo è fornire una panoramica degli strumenti che proiettano nella vita virtuale. L’iniziativa promossa dal Comune è stata organizzata grazie al lavoro del Consiglio di Istituto della scuola Marconi, che da tempo ha avviato un percorso in questa direzione, e alla collaborazione di Perpiù Scuola e dell’oratorio San Luigi. Molti i relatori della serata: Massimiliano Capitanio (commissario Agcom), Marco Gui (dipartimento sociologia della Bicocca), Luana Lavecchia (responsabile relazioni istituzionali TikTok), Simona Panseri (direttore comunicazione Google Italia) e la scuola.
“Purtroppo la sensibilità di mamme e papà in questo campo si accende troppo spesso solo a fronte di episodi di cyberbullismo, pedopornografia, ludopatia o truffe – spiega il primo cittadino -. Il Marconi ci ha coinvolto in un cammino che ci condurrà ai patti digitali. Da qui, l’appuntamento”.
Ma cosa sono? “Regole liberamente condivise da famiglie, nonni, insegnanti, figure educative di una comunità sulla tecnologia in genere”. La rete dei Patti digitali è diffusa in Italia: 108 sono già stati avviati, 18 sono in arrivo, 14 le regioni coinvolte. “Sono un passo in avanti verso quella cultura educativa del ‘villaggio’ che protegge e guida i ragazzi nella loro crescita e nella conoscenza del mondo, anche digitale – sottolinea il sindaco –. L’invito per le famiglie è di sottoscriverli cogliendo un’opportunità preziosa che, a livello nazionale, tante città stanno cercando di attuare in un’ottica di corresponsabilità”. L’iniziativa aiuta anche ad aprire il dialogo fra chi si occupa di giovani e gli adolescenti stessi. L’incontro aperto al pubblico sarà il 3 aprile alle 20.45 in Villa Zoja.