Roncello (Monza e Brianza), 27 Novembre 2024 - Una nuova condanna, questa volta per l'accusa di calunnia, per la "Mantide della Brianza" Tiziana Morandi, la 48enne di Roncello che è stata condannata dal Tribunale di Monza a 16 anni e 5 mesi di reclusione per avere narcotizzato e derubato nove uomini tra i 27 e gli 84 anni e che è in attesa del processo di appello.
La gup del Tribunale di Monza Angela Colella le ha inflitto 1 anno e 8 mesi di reclusione nel processo con il rito abbreviato per avere raccontato al dibattimento davanti ai giudici monzesi una versione opposta a quella spiegata in aula da una delle vittime, l'84enne di Roncello che aveva rischiato la vita per le benzodiazepine messe in una camomilla e si era risvegliato in ospedale senza la catenina in oro con i ciondoli che gli erano più cari, l'anello del matrimonio con la moglie morta 10 anni fa, il crocefisso, i ciondoli di quando vinceva le corse ciclistiche e il cuoricino della leva.
La Mantide nel suo interrogatorio aveva dichiarato che era stato il figlio disabile dell'anziano, che aveva conosciuto in paese e che la aiutava a vendere dei gadget per raccogliere soldi in beneficienza per i bambini malati, a chiamarla dicendole di avere ucciso il papà e mostrandole al suo arrivo a casa una boccetta di calmanti che gli aveva fatto bere. Era stato lo stesso Tribunale a inviare alla Procura di Monza quell'interrogatorio per procedere per calunnia. Tiziana Morandi, ancora detenuta in carcere, oggi si è presentata nell'ufficio della gup del Tribunale di Monza Angela Coltella mostrando una diversa capigliatura, un caschetto lungo colore biondo platino.
A dicembre è fissato per la 48enne il processo di appello, dove la donna vuole pagare il risarcimento del danno all'unica vittima che si è costituita parte civile, un 28enne di Trezzo sull'Adda che al ritorno da un massaggio a casa della Mantide aveva avuto un grave incidente in auto.