Obiettivo dichiarato: garantire la sicurezza stradale andando a contrastare gli atteggiamenti irresponsabili degli automobilisti. Soprattutto quelli che contraddistinguono la cosiddetta malamovida. Ovvero guida sotto l’effetto di alcol e di droghe: divertimento sia, ma senza eccessi.
È partito venerdì sera a Monza e Brianza il progetto Smart (Servizi di monitoraggio aree a rischio del territorio), che ha ottenuto un finanziamento da 33mila euro da parte della Regione Lombardia, che ha dedicato una particolare attenzione al territorio anche dal punto di vista economico, riconoscendone l’importo maggiore. Un ritrovo simbolico si è svolto venerdì sera davanti alla sede della Provincia in via Grigna con un briefing iniziale e poi tutte le 22 pattuglie sguinzagliate nei diversi territori per fare i controlli fino a tarda ora. Anche ben oltre quello che è il normale orario del cosiddetto “terzo turno“: con il progetto Smart la Polizia locale è stata impegnata nell’attività di controllo dalle 21 fino alle 3 della notte. La Provincia, da parte sua, non ha voluto recitare un ruolo puramente simbolico quale punto di incontro delle diverse amministrazioni comunali e dei vari comandi.
Il presidente Luca Santambrogio, in intesa con il comandante Flavio Zanardo, ha messo in campo anche i suoi uomini, che si sono aggiunti ai colleghi per garantire una maggiore tranquillità sulle strade. A dare breve istruzioni ai colleghi ci ha pensato Giorgio Mora, vicecomandante della polizia locale di Monza (in qualità di Comune capofila), non solo per il ruolo ma anche per la notevole esperienza: "I controlli devono riguardare soprattutto la guida in stato di ebbrezza e quella sotto l’abuso di sostanze stupefacenti – ha fatto presente ai colleghi –. Ricordatevi che anche la vostra sicurezza è importante: mettetevi in luoghi illuminati, non esitate a chiedere supporto in caso di necessità. Visto che il progetto è comune e ci coinvolge tutti insieme, è stata predisposta anche una modulistica unificata: ci permetterà di lavorare meglio, soprattutto in fase di rendicontazione".
Dopo un paio di altre istruzioni pratiche da addetti ai lavori, Mora ha voluto ricordare a tutti gli agenti anche lo spirito che guida il progetto Smart: ovvero la collaborazione tra i diversi comandi brianzoli. Proprio per questo motivo gli agenti dei comandi più numerosi sono stati inviati in territori che, abitualmente, non sono di loro competenza per dare supporto agli agenti del posto. Quelli di Monza hanno effettuato controlli a Usmate Velate e a Triuggio. Quelli della polizia provinciale hanno lavorato a Seregno. E gli agenti seregnesi, infine, hanno garantito un presidio per l’attività di controllo a Verano Brianza e a Monza. Nella città capoluogo, soprattutto, due le postazioni che hanno contraddistinto la prima serata di controlli: prima in largo Mazzini e poi in piazzale Virgilio. Al momento del ritrovo davanti alla Provincia l’impatto era notevole, tra il calar del buio e tutti i lampeggianti accesi.
I cittadini, tuttavia, non hanno avuto modo di rendersi conto del grande spiegamento di forze della serata, visto che le pattuglie sono state smistate nei diversi territori. A Monza, dove il turno serale viene garantito abitualmente, nessuno stupore vedendo gli agenti dopo cena impegnati nei controlli.
Resta da capire che sguardo possono avere avuto gli automobilisti fermati verso le 3 della notte: l’augurio è che fossero perfettamente in grado di guidare e di non vedere quattro agenti al posto di due a causa del troppo alcol.