REDAZIONE MONZA BRIANZA

Torre di Velasca Un boato e addio

Torre di Velasca Un boato e addio

Pochi secondi e la torre dell’acquedotto a Velasca è crollata con l’esplosivo. Ieri mattina nella frazione di Vimercate un suono di corno ha dato il via all’operazione di BrianzAcque e del Comune che riacquisisce così il fondo dove sorgeva il serbatoio fuori servizio dagli anni Sessanta. È la prima volta che la demolizione di una vecchia infrastruttura viene trattata con la dinamite. In via Tasso, dove svettava con i suoi 32 metri di altezza, è cambiato lo skyline. Le 13 famiglie residenti nella strada sono state evacuate per sicurezza. Il requiem segue quello di altre torri a Seveso, Barlassina, Bovisio e Varedo. "È un intervento significativo – dice Enrico Boerci, presidente e ad di BrianzAcque –, permette di eliminare una struttura che non ha più alcuna ragione di esistere, consentendoci di liberare e rendere di nuovo disponibile una porzione di territorio da ripensare in chiave di rigenerazione urbana". Per il sindaco Francesco Cereda è anche "questione di decoro urbano". Il piano per ripulire la provincia di serbatoi ormai in disuso non si ferma: nel biennio 2023-2024 sono fissate altre quattro demolizioni, di nuovo a Vimercate, in via Villanova, ad Agrate Brianza (via don Minzoni) e nella fascia Ovest a Cogliate (piazza papa Giovanni) e Lentate sul Seveso (via Asiago). Per tutte queste costruzioni niente esplosivo, si ricorrerà alla tradizionale tecnica meccanica: taglio a blocchi partendo dalla sommità delle torri, ingabbiate e protette da un ponteggio. Bar.Cal.