STEFANIA TOTARO
Cronaca

Condannati i due trapper della rapina a sfondo razzista di Carnate: “Sei nero, ti uccidiamo”

Traffik e Jordan Jeffrey Baby sono stati condannati al carcere dal Tribunale di Monza con il rito abbreviato per la rapina avvenuta a Carnate a gennaio

I trapper Jordan Jeffrey Baby e Traffik condannati al carcere

I trapper Jordan Jeffrey Baby e Traffik condannati al carcere

Carnate (Monza e Brianza), 19 Aprile 2023 - La giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Monza Angela Colella ha condannato nel processo con il rito abbreviato per rapina in concorso aggravata dall’uso di armi e dalla discriminazione razziale i due trapper accusati di avere prima minacciato di morte perché “nero” e poi rapinato un operaio nigeriano alla stazione ferroviaria di Carnate.

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La pena di 5 anni e 4 mesi è andata a Gianmarco Fagà, noto come Traffik, romano, 26 anni, mentre un anno in meno a Jordan Jeffrey Baby, nome d'arte del 25enne residente a Bernareggio Jordan Tinti. I due trapper sono stati anche condannati al risarcimento dei danni con una provvisionale di 10mila euro al nigeriano di 41 anni che si è costituito parte civile al processo e a cui Jordan Tinti aveva offerto 2500 euro. Entrambi sono ancora detenuti in carcere e hanno chiesto gli arresti domiciliari.

Jordan Jeffrey Baby è già finito nei guai per comportamenti aggressivi nei confronti delle Forze dell'ordine (saltava sul tetto di un'auto dei carabinieri per pubblicizzare una canzone) e le minacce social a Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la notizia mentre Traffik ha precedenti per rapina, resistenza a pubblico ufficiale, droga e violenza nei confronti dell'ex fidanzata.

"Vogliamo ammazzarti perché sei nero", avrebbero detto i due ragazzi, minacciandolo con i coltelli, all'operaio che lo scorso 10 agosto tornava a casa dopo una giornata di lavoro e si stava dirigendo verso il sottopasso pedonale spingendo la propria bicicletta. L’uomo, spaventato, temendo per la propria incolumità, ha abbandonato la bicicletta e il suo zaino ed è fuggito mentre vedeva i due malviventi che se ne appropriavano e si dirigevano verso i binari.

Il nigeriano allora è tornato indietro chiedendo la restituzione del maltolto, ma la reazione sarebbe stata violenta: mentre uno di loro gettava la refurtiva tra i binari per poi avventarsi con il coltello sui copertoni della bici lacerandoli, l’altro lo filmava con il proprio cellulare. All'uomo non è restato che rimanere a distanza finchè ha notato i suoi aggressori salire sul treno in transito in direzione di Monza. Ma prima è riuscito a scattare alcune fotografie poi risultate fondamentali per la loro successiva identificazione da parte dei carabinieri.