BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Tratta C, Vimercate sulle barricate. E a Oreno scatta la raccolta firme contro il maxi viavai di camion

Le controproposte alla Tratta C di Pedemontana "devono essere messe nero su bianco". Francesco Cereda (foto), primo cittadino di Vimercate,...

Le controproposte alla Tratta C di Pedemontana "devono essere messe nero su bianco". Francesco Cereda (foto), primo cittadino di Vimercate,...

Le controproposte alla Tratta C di Pedemontana "devono essere messe nero su bianco". Francesco Cereda (foto), primo cittadino di Vimercate,...

Le controproposte alla Tratta C di Pedemontana "devono essere messe nero su bianco". Francesco Cereda (foto), primo cittadino di Vimercate, aspetta la convocazione e soprattutto la "ratifica di un assenso che finora è stato solo verbale. Ed è meglio per tutti che sia scritto". Il progetto rivisto corretto del Comune è stato presentato alla città nel corso dell’affollata assemblea pubblica sui cantieri della nuova autostrada che mostrano già i primi effetti sulla comunità. È scattata subito una raccolta firme a Oreno contro il via vai di camion che dovrebbero trasportare la terra sbancata per fare spazio alle otto corsie dell’infrastruttura. "La nostra opzione elimina una serie di rampe ridondanti a Velasca – spiega il primo cittadino - prevede la connessione Tangenziale-Pedemontana mantenendo in entrambi i sensi di marcia l’uscita di ’Vimercate Nord’ sulla Est. Viene disegnata anche una ciclabilità di attraversamento, sin qui dimenticata". Ci sarebbe anche una riduzione dell’enorme raccordo che tocca il paesino. "La società ha dimostrato un interesse, per ora solo a parole, per la nostra soluzione, che farebbe anche risparmiare un bel po’ di soldi. Ma se accolte le modifiche verrebbero introdotte nella seconda parte dello snodo che di fatto sarebbe già parte della Tratta D breve". Quanto al problema dei camion in transito per Oreno – dai 170 ai 200 al giorno davanti a scuole e case – l’amministrazione vuole scongiurare il deposito in via Lodovica (già recintato) per una superficie di 220mila metri quadrati e una capacità di stoccaggio di quasi un milione di metri cubi di terra."Un’idea del tutto inaccettabile – conferma il sindaco -. Stiamo parlando di una stima di 55mila mezzi l’anno, da 46 tonnellate l’uno che attraverserebbero ogni giorno la frazione chissà per quanto tempo. Insostenibile". La soluzione ci sarebbe: "Far uscire gli autocarri dalla strada di cantiere a ridosso di Arcore, destinata a diventare la tangenzialina dei vicini". Tutta aperta la partita della D breve, l’ultimo pezzo dell’opera da Usmate a Omate alla quale comuni e cittadini si oppongono da sempre.

Barbara Calderola