
Noemi Mariani
Monza, 16 maggio 2020 - L’avvocata Noemi Mariani è la nuova presidente della Camera penale di Monza. Il Consiglio Direttivo per il prossimo biennio è composto anche da Fabrizio Negrini (vicepresidente), Vanessa Colnago (segretaria tesoriere), Andrea Aprile, Federica Galbiati, Gaetano Giamboi, Federico Sgroi. Noemi Mariani, che prende il posto di Maura Traverso, esordisce nel suo incarico nel bel mezzo dei problemi per la giustizia monzese causati dal Covid-19.
«Il momento storico che stiamo vivendo è drammatico per l’Avvocatura e cruciale per la tenuta del sistema giustizia, messo in grave difficoltà da mesi di stop assoluto delle udienze e delle attività di cancelleria e segreteria. Il nostro pensiero è diretto innanzitutto ai cittadini che attendono risposte alle istanze di tutela dei propri diritti". Secondo la nuova presidente "la ripresa a Monza stenta a potersi definire tale: nonostante gli sforzi sinora profusi da Camera penale perché i capi degli Uffici creino le condizioni per tornare in aula, nel periodo 12 maggio–31 luglio sono pochissime sia le udienze che verranno celebrate, sia le attività che potranno essere svolte in Tribunale. Riteniamo che il procedere per rinvii di massa a dopo luglio non sia un metodo, ma un mezzo per creare un arretrato che diverrà ingestibile. Pare più ragionevole e forse anche più semplice disporre nuovi calendari delle udienze, con i processi chiamati ad ora fissa e distanziati l’uno dall’altro, dando la precedenza a quelli che coinvolgono poche parti e pochi soggetti ulteriori così da garantire il distanziamento in aula durante la celebrazione, il tutto a porte chiuse. Si tratta di un’organizzazione già seguita in altri Tribunali del distretto. E’ chiaro che oggi non si possono celebrare in una giornata tutti i processi che si sarebbero fatti prima dell’epidemia, ma è possibile e fattibile celebrarne almeno una parte. A chi crede di aver trovato la risposta nel processo da remoto, diciamo che coloro che vi si sono cimentati in questi mesi sanno che non è più un processo, ma qualcosa di diverso che rinneghiamo con forza. Ancor più a Monza, dove anche i magistrati sanno quanto sia carente l’infrastruttura telematica".
Per quanto riguarda il personale amministrativo, Noemi Mariani ritiene: "È necessario che rientrino al lavoro più cancellieri e segretari di quanto fatto sinora: non ha senso implementare lo smart work dei dipendenti amministrativi, che sappiamo avere un senso solo sulla carta perché l’inidoneità degli applicativi utilizzati non consente loro di accedere al sistema e quindi, di fatto, non gli permette di lavorare da casa. Per garantirne la sicurezza, a parte la sanificazione degli ambienti e i dispositivi di protezione individuale che tutti indossiamo ogni volta che usciamo di casa, abbiamo proposto che venga momentaneamente utilizzata l’ala del Tribunale che ospitava la Procura per la diversa dislocazione del personale e della strumentazione necessaria".