Monza, 28 Giugno 2023 - Ha versato 7200 euro nel 2018 per affittare da un privato attraverso un noto sito online un lussuoso chalet con 5 camere a Chamonix dove trascorrere il Capodanno. Ma sarebbe stata truffata.
A farne le spese, dopo avere versato tra acconto e saldo ben 7200 euro nel 2018, la socia di un'agenzia di viaggi, che ora si è costituita parte civile al processo al Tribunale di Monza per ottenere un risarcimento dei danni.
La Procura ha invece chiesto la condanna a 8 mesi di reclusione e 1500 euro di multa per l'imputato, un 52enne nato a Catania e residente nella stessa provincia, identificato dai carabinieri come il destinatario delle somme su una carta prepagata a lui intestata.
La presunta vittima, una 60enne brianzola, ha raccontato la sua disavventura in aula. "Una mia affezionata e facoltosa cliente mi aveva chiesto di trovarle una casa in montagna per 10 persone per la settimana di Capodanno e sul noto sito di affitti ho trovato lo chalet a Chamonix. L'offerta era corredata da molte recensioni positive sia di italiani che di stranieri. Ho contattato quello indicato come il proprietario, che mi ha inviato foto sia dell'esterno che dell'interno dello chalet. Ho mandato un acconto di 1500 euro e un mese prima della partenza ha voluto il saldo, dopo avermi dato il nome e il numero di telefono della persona che avrebbe consegnato le chiavi della casa, ma specificando che avrei dovuto chiamarla pochi giorni prima dell'arrivo della cliente perché l'incaricata si trovava in vacanza".
Dopo il secondo pagamento, però, i recapiti telefonici sono risultati inattivi e la donna ha scoperto che lo chalet apparteneva ad uno scozzese e che le foto degli esterni erano reali mentre quelle relative agli interni non corrispondevano a quell'immobile. Dal canto suo, l'imputato sostiene che quei bonifici non sono legati allo chalet messo in affitto sul sito specializzato a cui, comunque, l'agente di viaggio avrebbe dovuto rivolgersi per prendere informazioni sulla bontà dell'annuncio pubblicato e anche recarsi sul posto a controllare di persona prima di procedere con i pagamenti. Si torna in aula a novembre per la sentenza.