
I carabinieri davanti all'ufficio postale di Cesano Maderno
Cesano Maderno (Monza Brianza) – Sono arrivati a decine, in gran parte anziani pensionati, questa mattina al Tribunale di Monza per la vicenda dell'ex direttore di un ufficio postale di Cesano Maderno accusato di avere sottratto 430mila euro agli ignari risparmiatori e di essere fuggito a Capo Verde. Davanti alla giudice Francesca Bianchetti l'imputato, Pietro Chiarelli, 44enne residente a Bovisio Masciago, deve rispondere di peculato, truffa aggravata e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento.
I carabinieri lo avevano arrestato lo scorso luglio non appena ha rimesso piede in Italia, dopo un mese e mezzo all'estero. Le indagini sul dirigente erano iniziate a febbraio, quando durante un fine settimana i familiari ne hanno denunciato la scomparsa. Il lunedì seguente, quando l'ufficio postale ha riaperto, il personale ha scoperto e segnalato un ammanco della cassa di decine di migliaia di euro in contanti. È a quel punto che i carabinieri di Cesano Maderno hanno scoperto che l'uomo si era imbarcato su un volo per Capo Verde.
Secondo gli inquirenti, l'uomo avrebbe sottratto oltre 430mila euro, 177mila euro dei quali custoditi nel distributore automatico di banconote, 83mila in una cassaforte destinata al pagamento delle pensioni e 170mila euro sottratti da quattro libretti postali. Inoltre, attraverso ulteriori e plurime condotte fraudolente messe in atto dal 2022, al 44enne vengono contestate truffe ai danni di numerosi correntisti della filiale, prevalentemente anziani, mediante operazioni compiute sui libretti postali e la falsa vendita di buoni fruttiferi, per un valore complessivo di oltre 200mila euro.
Poste Italiane si costituirà parte civile nel procedimento penale, che è stato rinviato a febbraio per la mancata notifica ad alcune delle parti offese. Il rinvio permetterà a tutti quello che lo vorranno di costituirsi per ottenere un risarcimento dei danni. All'interrogatorio dopo l'arresto Pietro Chiarelli aveva ammesso le accuse, sostenendo di essere vittima del gioco d'azzardo.