Tute e mascherine a prova di veleni. Camion lavati a ogni uscita in strada

La bonifica della diossina a Monza non influenzerà la circolazione sulla Milano-Meda. Misure preventive e sicurezza garantite durante gli scavi.

Tute e mascherine a prova di veleni. Camion lavati a ogni uscita in strada

La bonifica della diossina a Monza non influenzerà la circolazione sulla Milano-Meda. Misure preventive e sicurezza garantite durante gli scavi.

La fase di bonifica della diossina non avrà un impatto diretto sulla circolazione lungo la vicina Milano-Meda. I terreni interessati dai sondaggi e dallo smaltimento dei terrenin infatti non si trovano direttamente sul tracciato della superstrada.

Nessuna deviazione della circolazione è dunque prevista in questa fase dei lavori, anche se il viavai dei camion destinati alle discariche sulla principale arteria di comunicazione della Brianza Ovest si farà sentire sul traffico di tutti i giorni.

Diverse sono le misure preventive che verranno adottate durante gli scavi per far sì che le polveri non si alzino, creando pericolio e preoccupazioni per la salute dei cittadini.

"Ogni mattina saranno misurate le polveri e verrà bagnato il terreno – spiega Riccardo Toselli, coordinatore di qualità, ambiente e sicurezza di Pedemontana Nuova –. Utilizzeremo un camion che nebulizza l’area e consente di seguire il movimento della benna degli escavatori fino a quando la terra non viene scaricata nei camion. Come ulteriore misura di protezione ci sarà una recinzione intorno all’area di scavo con pannelli per proteggere l’ambiente circostante da eventuali dispersioni di polveri. Ciò a maggiore tutela dei lavoratori e delle persone nelle vicinanze".

Tra i diversi baraccamenti delle aree tecnico logistiche impiantate nella zona da bonificare ci sarà la cosiddetta unità di transito.

"Un box con aria pulita – sintetizza Riccardo Toselli – dove il lavoratore entra vestito normalmente e trova il vestiario di cambio con i dispositivi di protezione, occhiali, tuta e mascherina ffp3. Poi attraverso un’area neutra con una doccia raggiunge un’area sporca tutto bardato per arrivare infine all’area di escavazione".

Il programma dei lavori di bonifica prevede un numero ristretto di persone su ogni area, per non moltiplicare i rischi. "È importante che i lavori siano eseguiti dal minor numero di persone possibile. Per ognuna delle 36 aree interessate prevediamo da uno a tre escavatori con altrettanti scavatoristi e da due a sei operatori a terra. Ci sarà poi un archeologo per ogni area sorgente, che dovrà sottoporsi a questo stesso protocollo di sicurezza", continua il coordinatore di qualità, ambiente e sicurezza di Pedemontana Nuova.

I mezzi interessati saranno lavati ogni volta prima di andare in strada. I camion utilizzati sono pressurizzati nella cabina e chiusi lateralmente, oltre ad avere un telo di copertura.

In questi giorni nelle aree interessate si sta lavorando per realizzare piazzole con la posa di materiale tipo ghiaia, oltre ai baraccamenti, parcheggi per le auto, impianti per il carburante, uffici delle imprese con tutta la documentazione.

Al momento a Cesano Maderno si sta lavorando con un piccola squadra di uomini: un escavatorista, quattro operatori, un moviere e due autisti per due autocarri. I lavori si stanno svolgendo esclusivamente su aree pulite, prima di passare alla fase operativa vera e propria.

"Le attività si intervalleranno tra ottobre e maggio-giugno, ma ciò non significa che in tutti questi mesi scaveremo. Sono previsti 30-40 giorni di scavo massimo per ogni lotto, ma la media è di 15-20 giorni", continua il responsabile qualità di Pedemontana Nuova. Quanto al personale coinvolto, se complessivamente gli interessati saranno circa 200, a occuparsi direttamente del terreno saranno 80-100 persone in tutto.

Monica Guzzi