Il “Leopardo con serpente“, il “Circo“, la “Tigre reale“ realizzata durante il ricovero nell’ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia e una selezione di auroritratti.
E ancora sculture, incisioni e disegni che ripercorrono la storia umana e creativa, lungo un arco cronologico che dagli anni Venti del secolo scorso giunge fino al 1962, quando una paresi pose di fatto fine all’attività artistica di Antonio Ligabue.
Pittore naïf tra i più amati del Novecento, ‘el matt’ come l’avevano soprannominato gli abitanti di Gualtieri, il suo paese adottivo, sarà il protagonista di una mostra all’Orangerie della Villa Reale, in programma dall’11 febbraio all’1 maggio.
L’antologica dal titolo “Antonio Ligabue. L’uomo, l’artista“ sarà curata da Sandro Parmiggiani, prodotta e organizzata da ViDi in collaborazione con il Comune di Monza e il Consorzio Villa Reale e Parco.
La mostra, attraverso 90 opere, celebra il genio di un artista primitivo, senza formalismi, che con le sue giungle, le sue figure, i suoi colori e suggestioni ha segnato l’arte del secolo scorso.
Mentre questo fine settimana si chiuderà la mostra al Belvedere della Villa dedicata alle “Architetture contemporanee“ di Monza: un viaggio nel tempo alla scoperta degli stili architettonici e urbanistici della città di Teodolinda attraverso le fotografie scattate da Marzio Franco e catalogate dall’architetta Alessandra Coppa.
L’esposizione – organizzata dall’Ordine degli architetti della provincia di Monza e Brianza – sarà visitabile sabato e domenica dalle 10.30 alle 18.30 (l’ultimo ingresso è previsto alle 17.30).
M.Galv.