REDAZIONE MONZA BRIANZA

Tutte le visioni del volo. Dalle aeropittrici futuriste alle ali di una ballerina

Mostra di dipinti su carta, cartocini e tela alla LeoGalleries di Monza

Tutte le visioni del volo. Dalle aeropittrici futuriste alle ali di una ballerina

Mostra di dipinti su carta, cartocini e tela alla LeoGalleries di Monza

Il movimento, cuore dell’arte futurista, nella sua declinazione umana e meccanica, più precisamente aerea. Una carrellata di opere che faranno apprezzare o scoprire l’aeropittura dell’avanguardia fondata da Filippo Tommaso Marinetti e la sua fascinazione per il volo, in una versione tutta al femminile e messa a confronto con la danza di una ballerina. È quanto proporrà la mostra di dipinti dal titolo “La ballerina e le aeropittrici futuriste“, che verrà inaugurata sabato alle 17.30 negli spazi della galleria d’arte LeoGalleries di via De Gradi a Monza, con un intervento critico dei curatori Massimo Duranti e Andrea Baffoni. Al centro dell’esposizione alcuni dipinti su carta o cartoncino realizzati dall’artista Tato, alias Guglielmo Sansoni, il cui nome è legato a doppio filo all’aeropittura futurista, di cui firmò il Manifesto nel 1931. "L’aereo – spiegano dalla LeoGalleries – negli anni Trenta riassume in sé l’idea di dinamismo, velocità, energia che nei primi due decenni del secolo era rappresentata da treno e automobile. Lo stesso Tato lo definisce “l’angelo meccanico moderno“". Ecco dunque le opere di Tato con aerei in volo, affiancate però a un olio su tela che parrebbe più tradizionale, ossia “La ballerina“. "Il movimento meccanico è messo a confronto con quello umano – raccontano i curatori –, le ali degli aeroplani con gli svolazzi piumati del tutù". A unire il tutto è la danza, "nel cielo quella del mezzo meccanico, sulla terra quella del corpo umano, entrambe osservate da una posizione rialzata e filtrate dalla distorsione". "Guglielmo Sansoni, in arte Tato, fu certamente artista poliedrico, ma dalla spiccata sensibilità per i linguaggi dell’avanguardia futurista", sottolinea Massimo Duranti.

Accanto a lui la mostra presenterà altre visioni di volo, tutte declinate al femminile, attraverso oli e acquerelli di tre pittrici che per un torno di tempo incrociarono la parabola del Futurismo: la pittrice, aviatrice e giornalista Barbara, nome d’arte di Olga Biglieri, spirito indipendente che abbandonerà il Movimento in aperto contrasto con la sua ideologia maschilista e bellicista; Marisa Mori, allieva di Casorati, e Leandra Angelucci, vicina a Gerardo Dottori e firmataria del Manifesto di Aeropoesia futurista umbra. A completare l’esposizione una selezione di ceramiche futuriste degli anni ‘30 di Nicolay Diulgheroff e un “panettone futurista“ del milanese Cesare Andreoni. La mostra resterà visitabile fino all’11 gennaio, dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

F.L.