DARIO CRIPPA
Cronaca

Tutti “a basàa i umitt“. Omaggio alle reliquie. Torna dopo il Covid il corteo dei Re Magi

Ci si potrà avvicinare e toccare le statuette con le falangi ma si consiglia di evitare ancora il tradizionale bacio. Le spoglie uniche al mondo faranno il giro delle chiese del paese. .

Tutti “a basàa i umitt“. Omaggio alle reliquie. Torna dopo il Covid il corteo dei Re Magi

Andiamo “a basàa i umitt”. Andiamo a “baciare gli omini”. Si è sempre detto così in Brianza. Retaggio di una tradizione secolare. Ricordo tramandato da generazioni di una delle reliquie più importanti della Cristianità. Perché a Brugherio, come solo nel Duomo di Colonia in Germania e nella chiesa di Sant’Eustorgio a Milano, ci sono le reliquie dei Re Magi. Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. Le loro falangi. E dunque Brugherio la Festa dell’Epifania ha da sempre assunto una particolare rilevanza.

Con l’avvicinarsi del 6 gennaio la cittadinanza si prepara alle celebrazioni di quelli conosciuti come gli “Umitt“, ovvero le statuette che custodiscono le falangi dei Magi. Narra la leggenda che Sant’Eustorgio, vescovo di Milano dal 344 al 350, aveva ricevuto in dono da parte dell’imperatore Costante I le reliquie attribuite ai Santi Magi, morti, secondo la tradizione, a Gerusalemme dove erano tornati per compiangere la crocifissione di Gesù. Eustorgio aveva deciso di custodirle nella Basilica costruita all’ingresso dell’attuale Porta Ticinese, luogo in cui il carro che trasportava il sarcofago con le reliquie improvvisamente si era fermato dopo che i buoi, che trainavano l’enorme e pesante sarcofago, erano collassati per sfinimento. Qualche anno più tardi, nel 353 le reliquie sarebbero state donate dal nuovo vescovo di Milano, il futuro Sant’Ambrogio, alla sorella Marcellina, che aveva deciso di dedicarsi alla vita contemplativa in convento accanto a quella che è stata identificata nella Cascina di Sant’Ambrogio a Brugherio. L’obiettivo era quello di incoraggiare la scelta della sorella donando a lei e alle sue consorelle tre falangi dei Magi come segno d’affetto. Dimenticate per secoli, le reliquie furono ritrovate nel 1596 in occasione della visita pastorale dall’arcivescovo di Milano, il cardinale Federigo Borromeo. "Le reliquie dei santi di cui si ignorano i nomi - recitano i documenti in latino - sono conservate in una cassetta posta sopra l’altare".

Riconosciute ufficialmente dalla Chiesa come relie, vennero acquisite dal parroco di Brugherio e diventarono oggetto di devozione popolare e furono deposte in un prezioso reliquario d’argento che tutt’oggi è conservato gelosamente nella chiesa parrocchiale di Brugherio. Ed è così che la Comunità pastorale di Brugherio rinnova anche quest’anno il consueto appuntamento sacro dell’Epifania che prevede il passaggio del reliquiario d’argento dalla sua sede nella chiesa di San Bartolomeo alle altre tre parrocchie della comunità pastorale dove viene esposto ai fedeli. Il viaggio degli Umitt, domani, farà tappa a San Carlo alle messe delle 8.15 e delle 10; poi passerà alla chiesa di Sant’Albino al termine della messa delle 11.30 mentre alla parrocchia San Paolo approderà domenica 7 gennaio, in occasione delle funzioni delle 8.30 e delle 11.15. Oggi alle 18 invece, è prevista la messa della vigilia, nella parrocchia di San Bartolomeo. A celebrarla sarà̀il nuovo vicario episcopale di Monza Michele Elli. Appuntamento clou, tradizionalmente molto partecipato, è ovviamente quello del 6 gennaio: si tratta del corteo dei Magi, la sfilata per le vie di Brugherio che partirà dall’Oratorio San Giuseppe di via Italia alle 16 per arrivare nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo dopo aver percorso via Italia, via Cavour, piazza Cesare Battisti e piazza Roma. Nella parrocchiale sarà possibile venerare le reliquie: dopo il Covid è tornato possibile avvicinarsi e toccare “i Umitt”, ma per pridenza è consigliato di non baciarli.