
di Barbara Apicella
Era il 7 ottobre quando diversi bambini di una sezione della scuola dell’infanzia di Villasanta erano stati mali. L’Amministrazione comunale aveva immediatamente diffuso la notizia ma sulla scuola e sulla sezione coinvolta era calato il massimo riserbo. Tra le possibili cause di quel malessere che aveva provocato nausea, vomito e dissenteria a numerosi alunni c’era quella dell’intossicazione alimentare. Ieri, a oltre un mese e mezzo dal fatto, dagli uffici di Ats è arrivato il responso: a causare ai piccoli villasantesi vomito, nausea e dissenteria non sono state le portate servite a scuola.
"Nei giorni scorsi dagli uffici di Ats è arrivato il responso ufficiale sul caso dei malori accusati a scuola dai bambini di una classe dell’infanzia, all’inizio del mese scorso - riferisce il Comune -. L’episodio aveva fatto scattare i dovuti protocolli di verifica rispetto all’ipotesi di intossicazione alimentare. Ipotesi definitivamente scartata. L’Unità di Prevenzione e Sorveglianza Malattie Infettive ha infatti comunicato al sindaco Luca Ornago che: “a completamento di precedenti riscontri relativi a sospetta tossinfezione alimentare coinvolgente alunni della scuola materna di Villasanta, mi preme comunicarle che anche i campionamenti effettuati sugli alimenti, nonché le verifiche operate presso la ditta fornitrice di pasti alla struttura scolastica, escludono che possa trattarsi di episodio tossinfettivo, e che l’ambito scolastico sia stato circostanza espositiva“". A questo punto resta il mistero sulla possibile causa di quella strana epidemia che aveva fatto scattare l’allarme a scuola, con due bambini che avevano dovuto ricorrere anche alle cure del Pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo. "Dopo la segnalazione pervenuta dalla Dirigenza Scolastica - prosegue la nota del Comune - erano da subito intercorsi i necessari contatti tra l’Amministrazione Comunale e la società Pellegrini (che gestisce il servizio mensa) e l’ Università degli Studi di Milano incaricata del controllo periodico della qualità del cibo somministrato".
Abbiamo chiesto all’Ats aggiornamenti in merito a eventuali altre cause dell’episodio, ma al momento di andare in stampa non abbiamo ricevuto risposte.