STEFANIA TOTARO
Cronaca

Un anno di sentenze. La punizione esemplare alla mantide della Brianza e la “bolla“ di Seregnopoli

Tiziana Morandi condannata a oltre 16 anni per aver drogato e derubato nove uomini. Mentre il processo sulla corruzione urbanistica è finito con assoluzioni e prescrizioni.

Un anno di sentenze. La punizione esemplare alla mantide della Brianza e la “bolla“ di Seregnopoli

La mantide della Brianza, la mamma uccisa dal figlio ad Aicurzio e la presunta Seregnopoli dell’urbanistica. Sono i casi giudiziari più eclatanti che nel 2023 sono arrivati a sentenza. Ha tenuto banco per un anno e ha fatto scalpore la vicenda di Tiziana Morandi, la 48enne di Roncello che è stata condannata dal Tribunale di Monza a 16 anni e 5 mesi di reclusione per avere narcotizzato e derubato 9 uomini tra i 27 e gli 84 anni. La donna, arrestata a luglio 2022 e ancora detenuta in carcere, era imputata di una ventina di reati che vanno dalla rapina alle lesioni, dall’utilizzo indebito di carte di credito alla violazione della legge sugli stupefacenti e anche di avere procurato alle vittime uno stato di incapacità di intendere e di volere con la somministrazione delle benzodiazepine.

Per la Procura di Monza, che aveva chiesto la condanna a 15 anni di reclusione, la mantide della Brianza sceglieva come agire a seconda dell’età delle vittime: massaggi per i più giovani, raccolte per beneficienza per i più anziani. "Siamo qui a discutere di rapina e lesioni perché che non sia morto nessuno è soltanto frutto del caso", ha detto il pm Carlo Cinque. L’assoluzione per insufficienza di prove o quantomeno la diminuzione della pena per seminfermità mentale erano state le richieste del difensore dell’imputata, l’avvocato Angelo Leone, secondo cui Tiziana Morandi "soffre di un disturbo della personalità con tratti antisociali e evitanti". È stato, invece, assolto dalla Corte di Assise di Monza per infermità mentale totale, ma per almeno 10 anni dovrà restare in un ospedale psichiatrico giudiziario come misura di sicurezza per la sua pericolosità sociale, il 24enne di Aicurzio Davide Garzia che il 21 aprile del 2022 ha ucciso in casa a calci e pugni la madre Fabiola Colnaghi, casalinga 58enne vedova e madre di altri due maschi più grandi, infierendo poi anche sulla sua salma. Per il giovane imputato di omicidio volontario aggravato e vilipendio di cadavere e già ospite di una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, la perizia psichiatrica disposta in incidente probatorio ha concluso per la totale incapacità di intendere e di volere al momento dei fatti. "L’ho uccisa perché io ero depresso e lei cantava felice", ha detto il giovane, che ha infierito brutalmente sulla madre poi le ha tagliato i capelli con una forbice, le ha cosparso il viso di candeggina e le ha scritto parolacce sulle gambe con il pennarello.

Dopo 4 anni e mezzo di processo, infine, è andata a sentenza la presunta Seregnopoli. Per i giudici monzesi c’è stata corruzione elettorale, ma non voto di scambio finalizzato ad ottenere la concessione edilizia. Il Tribunale ha trasformato l’accusa di corruzione urbanistica con voto di scambio in quella di abuso d’ufficio (con assoluzione per tutti gli imputati) e corruzione elettorale (prescritta) per l’ex sindaco forzista del Comune di Seregno Edoardo Mazza e per il costruttore Antonino Lugarà, condannato invece per usura. L’inchiesta della Procura di Monza nel 2017 ha portato al commissariamento della Giunta, tacciata di ingerenze mafiose poi non confermate. La Procura di Monza aveva chiesto 9 condanne e 4 assoluzioni.