
La consegna dell’assegno ricavato dalla vendita all’asta del cronografo messo a disposizione di CAVEM a sostegno dell’Enpa di Monza è stata seguita da una visita
Chi l’avrebbe mai detto che la passione per i motori e quella per gli animali potessero essere conciliate. Ebbene, questo fu possibile per l’ingegner Carlo Chiti. Scomparso nel 1994, fu progettista Ferrari e Alfa Romeo, nonché componente del Consiglio Direttivo della sezione Enpa di Milano. Era un grande appassionato di cani e portava sempre i suoi nelle officine in cui lavorava. Sansone, Orbina, Rosina e Omero sono solo alcuni dei suoi numerosi compagni.
Oggi, nonostante la sua scomparsa, il legame motori-animali non è scomparso. Anzi, il giorno 9 febbraio è avvenuto qualcosa di molto speciale a riguardo. Nel rifugio di Enpa di via San Damiano è stata svolta una breve cerimonia dove una delegazione del CAVEM (Circolo Ambrosiano Veicoli d’Epoca Milano) ha consegnato un assegno simbolico a Giorgio Riva, presidente di Enpa Monza. L’assegno non è altro che una testimonianza di un’importante donazione del CAVEM a sostegno di Enpa. Il denaro è stato raccolto grazie alla vendita di un esclusivo cronografo CC133 a carica manuale a edizione limitata, ispirato proprio a Carlo Chiti. Era stato messo all’asta a dicembre 2024 in occasione dell’annuale ritrovo del Circolo, destinato agli auguri di Natale. Achille Margelli, a cura della commercializzazione del ricavato, lo ha messo a disposizione di Enpa Monza a sostegno di un nuovo progetto. Si tratta di un centro di recupero destinato alla riabilitazione di cani con fobie ambientali o sociali o provenienti da laboratori di vivisezione. La struttura avrà sede a Concorezzo e sarà in grado di ospitare fino a 20 animali. Questo rappresenta un grande passo avanti per Enpa, che ha sempre bisogno di nuovi sazi per accogliere animali in difficoltà.
Dopo la cerimonia del 9 febbraio, però, l’evento non si è di certo concluso. La delegazione del CAVEM è stata guidata in un tour del canile rifugio di via San Damiano, alla scoperta di tutti i suoi ospiti. A presentarli c’erano Giorgio Riva e la vicepresidente Isabella Garlati. La curiosità da parte dei visitatori è stata tanta, soprattutto quella dei più piccoli di loro, che accompagnavano genitori e nonni membri del Circolo. La delegazione ha incontrato cani, gatti, animali da fattoria fino ad arrivare agli animali più esotici. È l’esempio di serpenti, tartarughe e volatili. Tutti i presenti alla cerimonia si sono dimostrati interessati all’ente e sensibili sui temi dei quali si occupa. Un momento rincuorante per un’associazione sostenuta da volontari e donazioni.