Da oltre 10 anni la Fondazione Tavecchio ha in progetto di costruire un centro polifunzionale per offrire formazione e lavoro a persone disabili, che coprisse l’intero complesso del parco agricolo. Poi il Piano di governo del territorio (Pgt) del 2012 ha vietato l’edificazione sull’area, quindi il progetto è stato riconvertito in bosco, apiario, vigna, 12 orti in affitto a rotazione che trovano circa 5000 utenti all’anno.
In seguito, in una piccola porzione da 1300 metri quadrati è stato autorizzato il centro polifunzionale che si chiamerà “SaporFare“.
Il progetto ha attraversato tutti i passaggi autorizzativi in Comune, un percorso durato 3 anni che ha portato alla firma della convenzione per il passaggio del piccolo lotto da agricolo a edificabile. Manca l’ultimo Permesso di costruire (Pdc), al vaglio della Giunta. Da lì alla posa della prima pietra occorre un anno. Nel frattempo si è dato il via alla raccolta fondi. Obiettivo 3 milioni di euro. Gli istituti di credito si sono detti disponibili, ma l’intenzione della fondazione è di avvalersene il meno possibile, facendo appello alla generosità dell’imprenditoria brianzola. Ai donatori verrà regalata una bottiglia di vino Autari, personalizzata. "Dal punto di vista sociale – ha detto l’assessore al Welfare Egidio Riva – il progetto è definito e concordato, siamo lieti di accompagnarlo".
Ci sarà una sala polifunzionale da 200 posti, una wine school, cucina e laboratorio per ospitare eventi aziendali formativi e inclusivi, fino a 4 diversi in contemporanea, per oltre 300 persone, con un ristorante da 110 posti. Tutte le sue diverse aree e attività diventeranno il punto centrale di un percorso completo incentrato sull’enogastronomia, includendo formazione professionale, inserimento lavorativo e attività ludicocreative, ma non solo. Grazie ai numerosi partner che già sostengono la Fondazione, si potrà offrire una formazione che coinvolgerà anche la tecnologia e soprattutto le competenze trasversali, fondamentali in ogni ambito lavorativo e relazionale, per persone disabili che studiano e mettono in pratica in diretta ciò che imparano.
La vendemmia 2022 è stata organizzata con un progetto di volontariato inclusivo di Cisco System che ha installato anche l’impianto wifi e video nell’intero parco. Fondazione Tavecchio è calata nei temi più scottanti della contemporaneità. Per questo ha pensato a un progetto di potenziamento femminile, per la formazione verso l’autonomia economica e imprenditoriale, perché le donne non siano più legate a uomini abusanti. "L’intero Agriparco – anticipa Alessio Tavecchio – sarà così una palestra dell’autonomia a 360 gradi, dove le persone con ogni tipo di abilità potranno realizzarsi nel lavoro e seguire i propri talenti. L’inclusione sarà il comune denominatore di tutte le attività, al fine di abbattere ogni barriera". Per facilitare l’attività agricola per persone in carrozzina, ci sono mille metri quadrati di passerelle e 4 parcheggi esclusivi per persone disabili che portano al bosco, agli orti e ai frutteti. Nell’agriparco trovano già posto il vigneto con 500 viti, l’AgriCampus (campus estivo per bambini); l’orto didattico, così come i laboratori didattici, usati per le giornate nella natura con i bambini della scuola dell’infazia e primaria; il giardino sensoriale, con piante che aiutano la stimolazione cognitiva. L’Agriparco “Colti e raccolti“ è sensibile al tema del ripopolamento delle api, perciò dispone di un apiario da 4 arnie per uso didattico.
C.B.